RADICALI ROMA

Chiusura Curva Sud Stadio Olimpico punisce in modo indiscriminato tifosi. Prefetto intervenga per trovare soluzione e prevenire problemi ordine pubblico.

 

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Radicale Roma Capitale, e Rocco Berardo, ex consigliere Radicale alla Regione Lazio

Domenica alle ore 18 allo stadio Olimpico si giocherà Roma-Verona, prima partita di campionato in casa per la Roma. Ma quella che dovrebbe essere una festa per i tifosi rischia di diventare un problema di ordine pubblico. Infatti circa diecimila persone abbonate in curva sud non potranno accedere nel loro settore, nonostante a loro non sia fatto alcun divieto personale di accesso e siano altresì muniti di un titolo di ingresso come l’abbonamento.

Questo paradosso ci sarà a causa della sanzione del Giudice sportivo che, a seguito di cori razzisti, obbliga la As Roma a disputare la gara con “il settore dello stadio denominato ‘curva sud’ privo di spettatori”.

La sanzione del giudice sportivo, però, non può che essere inflitta alla società, e non alle persone. Ma, invece di ricollocare gli spettatori in altri settori dello stadio, come quando si gioca il derby, o quantomeno consentire l’acquisto di un biglietto di settore diverso, situazione impedita per ragioni tecnico-burocratiche legate al funzionamento di emissione dei biglietti, l’As Roma non ha inteso riorganizzare ancora la presenza di queste persone, creando una sorta di Daspo atipico, generalizzato e quindi antigiuridico. Insomma sembra che la Giustizia in Italia la facciano i Giudici sportivi e la applichino le società sui cittadini.

Ma c’è di più: al momento la società non ha pubblicato sul proprio sito alcuna comunicazione ufficiale rivolta agli interessati.

Ci auguriamo che il prefetto possa intervenire immediatamente d’intesa con l’As Roma per garantire possibili via d’uscita a questa vicenda anche per prevenire ogni possibile problema di ordine pubblico.