Dichiarazione di Paolo Izzo,
Segretario di Radicali Roma
Anche l’associazione Radicali Roma sarà oggi, dalle 18 alle 20, davanti alla sede Rai di viale Mazzini con le altre forze radicali e liberali – a cominciare da Radicali Italiani – per chiedere un sistema televisivo aperto alla concorrenza e agli investimenti privati e, di conseguenza, per l’abolizione del canone al fine di garantire il pluralismo dell’informazione, ad oggi non garantito, affidando con gara tra soggetti privati il servizio pubblico.
Da Radicali sull’argomento abbiamo vinto anche un referendum nel 1995, come spesso accade disatteso dal Palazzo che vuole continuare a mantenere il controllo sulla Rai, e sappiamo fin troppo bene quanto il servizio televisivo cosiddetto pubblico – nonostante gli inutili richiami dell’Agcom o del TAR all’Agcom – molte tematiche e iniziative “scomode” come quelle radicali non le veda e non le senta e perciò non ne parli. Le tre reti Rai, come le tre scimmiette giapponesi del santuario di Toshogu a Nikko, ma tutt’altro che sagge, si scambiano inoltre i ruoli, in base alle necessità dei partiti maggioritari, dei governi e di una opposizione funzionale al sistema, aumentando il grado di disinformazione dei telespettatori, paganti per un servizio costoso, scadente e tutt’altro che democratico.
Per questo oggi manifesteremo silenziosamente di fronte a una sede Rai – come accadrà in altre città italiane – che anche stavolta, benché sia l’oggetto della nostra attenzione, resterà sorda, cieca e muta.