Roma, 13 aprile 2006 – Si profila un colpo di scena nelle elezioni comunali previste per il giugno prossimo: la prima novità è che i candidati del centrodestra sarebbero arrivati ad un accordo sulla necessità di arrivare ad un nome unico per la poltrona di sindaco. La seconda eventualità, che per ora è solo una voce, è che esponenti di Forza Italia vorrebbero vedere il premier Silvio Berlusconi ai vertici del Campidoglio.
Spinti ad improvvisa concordia dai risultati lusinghieri avuti nel Lazio, gli alleati della Casa delle libertà si sono infatti detti pronti a mettersi d’accordo per una candidatura unica alla poltrona di primo cittadino. L’idea di fondo? Uniti si vince, come ripetono nelle ultime ore all’unanimità i candidati, nessuno escluso. Anche Gianni Alemanno (An), che secondo i sondaggi avrebbe le maggiori preferenze come futuro sindaco, si è detto pronto a tirarsi indietro se si arrivasse a un nome unico per la carica ricoperta attualmente dal sindaco Walter Veltroni.
Ma in queste ultime ore di riconteggio delle schede contestate arriva anche un’ipotesi eclatante: che per Forza Italia possa candidarsi addirittura Berlusconi, come ventilato dall’esponente Alfredo Antoniozzi. Che questo pomeriggio si è anche recato a palazzo Grazioli per portare al premier la documentazione sulla “irregolarità” nel voto degli italiani all’estero. E chissà se, incontrandosi, non abbiano parlato anche di questa ipotesi. Di certo si sa che, dopo di lui, nella residenza romana del premier in queste ore si è recato anche il giornalista Giuliano Ferrara. Una lunga giornata che finirà solo stasera alle 22, quando la Corte d’Appello comunicherà il conteggio ufficiale delle schede “incerte” consegnate al Viminale.