RADICALI ROMA

Comune di Roma, Bacaro e Iervolino: “Il 50% degli incarichi negli asili nido verrà riservato agli insegnanti di religione cattolica, l’Assessore Marsilio risponda su questo”

Dichiarazione congiunta di Demetrio Bacaro e Massimiliano Iervolino, rispettivamente Tesoriere e Segretario dell’Associazione Radicali Roma:

 

 

“Leggiamo con un misto di sconcerto e di sollievo quanto riportato sulle agenzie di stampa odierne, circa le dichiarazioni dell’Assessore Laura Marsilio.

Lo sconcerto è tutto imperniato sull’ultima parte delle dichiarazioni, che non può che far riferimento al nostro critico comunicato stampa di ieri sulla misura del “doppio canale” adottato per gli insegnanti di religione (ovviamente cattolica).

Oggi l’Assessore dichiara: “ negli istituti statali vengono già riconosciuti punteggi agli insegnanti che offrono servizi integrativi e che insegnano la religione cattolica, non vedo perché  se questo avviene nelle scuole statali non debba avvenire per quelle comunali. Non si tratta di punteggi aggiuntivi ma dell’equiparazione (????) professionale dei docenti”

Ci sono da chiarire però alcuni aspetti: se è vero che non si tratta di punteggi aggiuntivi, è senz’altro vero quanto riportato dalla delibera approvata e riportata in home page del sito del Comune, dove viene dichiarato un doppio canale nella misura del 50% e questo vuol dire che ogni 10 incarichi annuali di supplenza 5 saranno riservati agli insegnati di religione. Perché poi la stessa graduatoria sarà premiante per la “gestione dei 5 asili nido recentemente rientrati dalla gestione della Farmacap direttamente sotto l’egida del Comune”. Infine resta un mistero perché mentre il Ministro dell’Istruzione dichiara di voler premiare il merito fra gli insegnanti (i Radicali aspettano con favore i dettami del come verrà applicata questa positiva volontà ministeriale) nel Comune di Roma si sceglie di attribuire “merito” all’insegnamento di una materia, che francamente esula dal compito istituzionale della Scuola dell’infanzia.. Sempre poi di incerta interpretazione è l’affermazione di  aver rispettato “un accordo precedentemente raggiunto con i sindacati”: quali organizzazioni? a quando risale l’accordo?

La piccola parte di sollievo deriva dall’apprendere dalle dichiarazioni odierne che “occorre indirizzarsi verso il privato” in questo settore. Chiediamo lumi su quest’affermazione, consapevoli degli enormi costi per le famiglie che accedessero agli asili nido privati. Al contrario rinnoviamo l’invito, già rivolto alla precedente Amministrazione Capitolina, di considerare con favore l’idea della costituzione di numerosi micro nidi di prossimità, che creerebbero enormi potenzialità occupazionali agli insegnanti, abbatterebbero una fetta importante di traffico genitoriale di accompagnamento (con ricadute favorevoli su vivibilità e qualità dell’ambiente) e costituirebbero un adeguamento a modelli già sperimentati con successo in altri paesi europei; niente nuove costruzioni centralizzate nei municipi, ma deciso impulso alla microimpresa giovanile.

Consapevoli che molti sono i quesiti, rinnoviamo l’invito sereno all’Assessore ad una serie di risposte esaustive”

 

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