RADICALI ROMA

Comune di Roma: Bacaro e Iervolino: La giunta Alemanno privilegia gli insegnanti di religione cattolica, un altro regalo al Vaticano.

Dichiarazione congiunta di Demetrio Bacaro e Massimiliano Iervolino, rispettivamente Tesoriere e Segretario dell’Associazione Radicali Roma

“Apprendiamo dell’approvazione della delibera sulle norme per il reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia del Comune di Roma. Premettiamo che la possibilità di reperire nella Home Page del sito del Comune di Roma dà forza alla nostra raccolta firme sulla Delibera ad iniziativa popolare sull’istituzione di un’anagrafe pubblica degli eletti, già avviata il 24 luglio e che ci vedrà impegnati a raccogliere le 5000 firme per il deposito del testo di delibera; è infatti dimostrato come la trasparenza e la pubblicizzazione degli avvenimenti del “palazzo” consenta un grado di conoscenza e coscientizzazione sul governo della città, primo passo imprescindibile per poter anche deliberare in seguito.

Ciò che colpisce è il passaggio, delle dichiarazione dell’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche Laura Marsilio, nel quale si dichiara (citiamo dal documento pubblicato sul sito): …verrà riconosciuto per la prima volta il “servizio prestato dalle insegnanti di religione cattolica nelle scuole d’infanzia del Comune” nella misura del 50 per cento, dando la giusta rilevanza alla loro attività di insegnamento”….ci sembra francamente discriminatorio che si privilegi l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia, consentendo agli insegnanti di questa categoria di usufruire di un privilegio in graduatoria, che porterà la categoria a scavalcare decine di colleghi solo in nome di una non meglio specificata fattispecie di merito.

Del resto sorprendente è anche l’affermazione: è un impegno mantenuto con le organizzazioni sindacali; viene da pensare che anche questa grave discriminazione fosse preventivamente approvata dai rappresentanti delle insegnanti. Ne erano queste ultime a conoscenza? Si può contravvenire all’obbligo costituzionale di parità nel diritto? Si intravede in questa delibera un tentativo di instaurare un rapporto privilegiato con le gerarchie ecclesiastiche da parte dell’Amministrazione capitolina. Vorremmo sinceramente che tutto questo fosse pubblico per far conoscere ai cittadini romani questo ennesimo silenzioso stravolgimento del diritto, ma consapevoli che su certi argomenti è meglio glissare, ci piacerebbe che almeno i responsabili della politica educativa del Comune rispondessero”

 

 

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