RADICALI ROMA

Comune e UniCredit, prestito più facile per le P.I.

Un plafond di 200milioni di euro per le piccole imprese romane che vogliono crescere, migliorare servizi e prodotti offerti, che puntano sulla ricerca, sull’innovazione o che hanno bisogno di una ricapitalizzazione. Ma anche per gli investimenti strutturali e le start-up.

L’offerta di finanziamento arriva da UniCredit Banca che ha siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Roma. Uno strumento che vuole agevolare l’accesso al credito per le piccole realtà imprenditoriali del territorio. “Il Campidoglio farà da facilitatore per prestiti a medio e lungo termine – spiega l’assessore al Bilancio Marco Causi in sede di presentazione dell’accordo – anche in favore di quelle aziende che devono adeguarsi ai criteri di Basilea II o che mirano al ricambio generazionale. Noi siamo un ente pubblico, non possiamo entrare direttamente nel mercato del credito, ma possiamo agire con la ‘moral suasion’. In tal senso siamo aperti ad intese anche con altri operatori bancari e vogliamo che questo prodotto diventi un benchmark, un punto di riferimento”.

Il gruppo UniCredit, ormai attivo in diversi mercati europei, garantisce tempi rapidi nell’istruttoria delle domande di credito mediante una “corsia preferenziale” sul terreno della burocrazia; l’obiettivo infatti è quello di investire per intero i 200milioni entro marzo 2007, con tassi di interesse che avranno uno spread massimo del 2,50% sul tasso di riferimento. Inoltre, UniCredit mette gratuitamente a disposizione dell’iniziativa 110 consulenti nell’area della Città Eterna. “Siamo convinti che la soddisfazione dei clienti sia fondamentale – dice l’ad dell’operatore bancario Roberto Nicastro – Non a caso da due anni abbiamo inserito una sorta di pagella sui nostri operatori che viene compilata da 100 clienti per ogni agenzia. E a Roma la ‘customer satisfaction’ è cresciuta in questo periodo del 15%”.

UniCredit si caratterizza come banca retail, di segmento, che coltiva un forte legame con le realtà territoriali. Nella Capitale può contare su 153 agenzie e 13 centri dedicati alle piccole imprese. “Cerchiamo la cooperazione con gli enti locali – spiega Nicastro – che fanno l’agenda di sviluppo della propria area e sanno quali attività vanno privilegiate”. In tal senso è stato persino pensato un comitato locale e un tavolo di lavoro permanente che individuerà quali iniziative mettere in atto per favorire l’accesso al credito delle PI romane.

Il protocollo con il Campidoglio è il primo esperimento di Unicredit in un grosso comune. “Abbiamo precedenti solo con alcune regioni italiane”, aggiunge Nicastro. Mentre Causi mette in evidenza l’innovazione del possibile finanziamento per le fasi di start-up dell’impresa. Dall’alto della sua esperienza e dell’organizzazione internazionale acquisita, l’istituto bancario si offre poi di favorire i processi di internazionalizzazione delle piccole aziende romane e punta ad accompagnare con una consulenza specialistica gratuita gli imprenditori verso una maggiore consapevolezza delle evoluzioni che derivano dalle nuove regole di Basilea II.