RADICALI ROMA

COMUNICATO STAMPA DEL 23 APRILE 2009

Dichiarazione di Demetrio Bacaro Segretario di Radicali Roma: “IL CONSIGLIO COMUNALE VIOLA LO STATUTO; COSI’ DALLA MEZZANOTTE COMINCERO’ UNO SCIOPERO DELLA FAME ESORTATIVO”

 

 

 

Il Consiglio Comunale di Roma ha scelto di porsi dalla mezzanotte di oggi fuori della legalità, non avendo rispettato i termini perentori statutari, che prevedono la discussione in Aula delle proposte di delibera ad iniziativa popolare entro 6 mesi dal loro deposito con il corredo delle firme previste.

La decisione ovviamente non sorprende noi di Radicali Roma, che abbiamo verificato negli ultimi 4 mesi una totale mancanza di dialogo con le Istituzioni Consiliari. Si calendarizzerà rapidamente il gran premio di Formula 1 a Roma (sic!), mentre si rende carta straccia la regola scritta. Del resto lo scenario nazionale, con il referendum sulla legge elettorale, ma anche quello regionale, con i ritardi sulla promulgazione della legge attuativa sui referendum propositivi, non offrono panorami migliori; tutto è la riprova di come le istituzioni, occupate dalla partitocrazia, tengano in nessuna considerazione la volontà del cittadino elettore di poter esprimere la propria opinione e volontà politica o amministrativa.

Così dalla mezzanotte di oggi comincerò uno sciopero della fame di esortazione, affinché l’On Pomarici abbia un sussulto di dignità istituzionale e ponga all’OdG dei lavori d’Aula della prossima seduta la discussione sulla nostra proposta di istituzione di un’Anagrafe Pubblica degli Eletti, come chiesto da 7500 cittadini. Magari cercando di dare tempi certi almeno alla proposta di Delibera Popolare sull’Istituzione di un Registro comunale per il Testamento Biologico, che proprio in queste ore altri radicali romani della Associazione Coscioni stanno depositando in Comune. L’azione del digiuno verrà reiterata ogni giorno delle prossime sedute del Consiglio in cui non si dovesse calendarizzare la nostra proposta deliberativa. Del resto l’azione non violenta che ho deciso di intraprendere, non di protesta, ma di esortazione, mi fornisce l’occasione di aderire sia alla denuncia, presentata in forma di documento in queste ore da parte di Radicali Italiani sulla “peste” italiana della mancanza di democrazia e diritto nel nostro Paese, sia all’iniziativa dell’On. Rita Bernardini ed altri militanti e dirigenti radicali, che hanno in queste ore intrapreso un’azione simile di digiuno, per garantire il voto ai malati gravemente disabili e non trasportabili ai seggi. images1