La figura del Difensore Civico si caratterizza per la sua specifica imparzialità, negli eventuali contenziosi che dovessero presentarsi fra amministrazione comunale e cittadinanza, singola o associata, costituendone spesso il primo se non unico strumento di difesa contro abusi o i malfunzionamenti della amministrazione stessa. Tale caratterizzazione è peraltro specificata anche nello Statuto del Comune di Roma, dove nell’articolo 14, al I comma si legge: il Difensore Civico è garante della imparzialità e del buon andamento dell’Amministrazione Comunale in quanto organo di tutela e difesa degli appartenenti alla comunità cittadina; è espressione della democrazia civica e municipale ed esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti nei casi previsti dalla legge. Questo articolo dello Statuto è inserito nel II capitolo che si intitola: Partecipazione popolare e tutela dei diritti civici.
A fronte di una caratterizzazione di ruolo così precisa e direi imprescindibile, viviamo a Roma una condizione di vacanza istituzionale. Sono infatti passati ormai 4 mesi dalla scadenza per la presentazione delle candidature al ruolo, e sono addirittura più di 6 i mesi passati dalla fine della prorogatio del precedente titolare, nominato nella precedente legislatura consiliare.
Vorrei allora sollecitare, a nome dell’Associazione Radicali Roma, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale a calendarizzare al più presto negli ordini del giorno del Consiglio stesso il momento elettivo del nuovo Difensore Civico, affinché la città che seppe dotarsi già 2500 anni fa della magistratura del Tribuno della Plebe, non si trovi nella spiacevole condizione di essere priva della magistratura di garanzia primaria.
Ma l’occasione è preziosa per sollecitare un dibattito sulla modalità di nomina/elezione di questa figura; mi sembra francamente contraddittorio che la figura garante della cittadinanza, contro eventuali abusi o inefficienze dell’Amministrazione, venga scelto da una votazione consiliare. Con l’attuale legge la coalizione che sostiene il Sindaco eletto ottiene il 55% dei consiglieri (premio di maggioranza): si può pensare adeguata una soluzione elettiva che permette ai futuri controllati di scegliersi il controllore? Radicali Roma si schiera apertamente a favore di un’elezione a suffragio universale cittadino del Difensore Civico, magari con una consultazione di mezza legislatura, senza decadenza naturale sincrona con gli altri organismi eletti.
Questa modifica statutaria, a nostro modo di vedere, non può essere rimandata, se davvero si vuole aderire alla battaglia della trasparenza Amministrativa, come del resto il Sindaco Alemanno ha già fatto, firmando la nostra proposta di delibera popolare sulla Anagrafe Pubblica degli Eletti.
Sollecito quindi il Sindaco ad adoperarsi per vigilare e garantire sia l’elezione del Difensore Civico, sia la messa in discussione in Consiglio della delibera sull’Anagrafe Pubblica degli Eletti, auspicando l’apertura di un ampio dibattito, al quale non mancheremo di contribuire, sulle modalità elettive di questa importante istituzione di garanzia.