RADICALI ROMA

Corriere della Sera – Accessi al mare, guerra tra Radicali e balneari

Guerra tra Radicali, balneari e municipio: per quei varchi al mare che non sembrano volersi aprire. Prosegue la bagarre sul libero accesso alle spiagge di Ostia. A fine giugno il blitz del X municipio per aprire i passaggi al Pontile era stato bloccato dalle proteste dei balneari. «Lidi off limits: sei accessi in nove chilometri e spiagge libere solo in zona porto, con spazi molto piccoli»: a rinnovare la denuncia sul mancato accesso al mare è Riccardo Magi, consigliere capitolino dei Radicali. Impossibile, ribadisce l`esponente, entrare anche attraverso gli stabilimenti. «Che spesso chiedono il pagamento del biglietto, come abbiamo appurato. denuncia ancora Magi – Chiediamo che vengano riaperti alcuni varchi a partire da quelli sul pontile». È il Pua, Piano di utilizzazione arenili, a dover garantire per legge l`accesso libero come l`ordinanza del sindaco, ricorda il Radicale. «Il municipio non ha ancora trovato la forza di aprire questi varchi»: all`accusa di Magi ha risposto il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, ribadendo la prossima apertura degli accessi, ma senza indicare date precise. Secondo Assobalneari invece tra il porto di Ostia e i lidi di Capocotta ci sono ben 38 punti di libero accesso garantito, stabilimenti che permettono ai bagnanti di transitare e raggiungere la riva. «Il municipio – ha sottolineato dalla FederBalneari Italia Renato Papagni – voleva aprire i varchi al pontile di Ostia dove ci sono due stabilimenti; noi avevamo proposto la realizzazione di due ampie scale di accesso all`altezza della battigia. Tassone invece è partito per la tangente, mandando le ruspe a pochi metri dal libero accesso che gli stabilimenti già concedono».

(Val. C.)  RIPRODUZIONE RISERVATA