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Corriere della Sera – Intervista a Riccardo Magi – «Errore enorme. Anche il sindaco tratto in inganno»

«Errore enorme Anche il sindaco tratto in inganno»

Vorrei che Improta ci spiegasse quell’accordo

È da tempo che Riccardo Magi «combatte» con le storture della metro C. Ed è sempre lui a rivelare, dopo una richiesta ufficiale di accesso agli atti, il botta e risposta tra pezzi diversi dell’amministrazione. Magi, che idea si è fatto? «Che la principale opera strategica, quella che tutti aspettavano per risolvere il problema traffico, è bloccata forse in modo definitivo». E per voi, che siete sempre stati contrari, non è un successo? «Ci accusano di essere contro le metropolitane, ma non è vero. Anzi, se c’è un modo per non farle è proprio questo pasticcio amministrativo». Si riferisce alle lettere tra vari settori dell’amministrazione? «Faccio una proposta: che i soggetti istituzionali la smettano di scriversi in forma riservata e vengano a riferire in consiglio. Valutiamo tutte le ipotesi, anche quella della rescissione in danno del contratto col Consorzio Metro C». Le imprese, da parte loro, potrebbero replicare che è il Comune ad aver preso impegni — come l’accordo del 9 settembre — che poi non rispetta… «Quell’atto attuativo è stato un errore enorme. Anziché siglare quel documento, doveva essere l’amministrazione a mettersi nella posizione di chi è danneggiata». Ma l’accordo non doveva garantire tempi e costi certi? «È quello che disse l’assessore Improta. Invece così si creano le premesse per un nuovo contenzioso milionario». E perché, secondo lei, Improta lo fece fare? «Non lo so, vorrei che lo venisse a spiegare. Credo che anche il sindaco sia stato tratto in inganno».

Ernesto Menicucci