RADICALI ROMA

Corriere della Sera – Unioni civili a Roma, il Pd dice sì

 

Ed. Roma, pag. 2, di Alessandro Capponi – Con un sindaco di centrosinistra, o con Alfio Marchini alla guida del Campidoglio, Roma avrebbe il registro delle unioni civili. Tema rilanciato da Ignazio Marino e subito raccolto: prima, con qualche polemica contro «l’opposizione assente in Campidoglio», dai Radicali. Poi, da molti dei candidati alle primarie. Umberto Marroni, da più parti indicato in ticket con Sassoli, sempre sul punto di ritirarsi, dice che sulle primarie «serve una riflessione». Si ritira Luigi Nieri, Sel: «Ho ascoltato Marino, dal parco archeologico dei Fori alla città a misura di bambino, dallo stop alla cementificazione alla trasparenza, mi ritrovo nelle sue posizioni». L’indicazione di Vendola, del resto, è chiara: Sel appoggi Marino.

Ignazio Marino – che immagina un Campidoglio aperto, un Bilancio trasparente a disposizione dei cittadini, che si dice «strafelice» di confrontarsi con il candidato del M55 Marino dunque lo dice dal palco del teatro Eliseo, il sorriso lieve e il tono pacato: «Anche attraverso un`azione normativa, ai limiti delle competenze di Roma ma con l’ambizione di influenzare il Governo, per garantire i diritti, faremo un registro delle unioni civili e quello per il testamento biologico». Il tema, che potrebbe essere considerato sorpassato in molte città europee, evidentemente più attente della nostra alle richieste della società, è per Roma di stringente attualità: tanto che subito dopo le parole del candidato di centrosinistra arriva una nota dei Radicali, «Bene Marino, ma i romani sappiano che esistono due delibere di iniziativa popolare, sedicimila firme, e una doveva essere discussa e votata entro il novembre 2012», dice Riccardo Magi. Paolo Gentiloni l’ha scritto chiaramente nel programma: «Dotarsi di un regolamento per le unioni civili. Per contrastare le discriminazioni, in una città che contrasta l’omofobia». Il candidato Alfio Marchini rilancia: «Va bene il registro delle unioni civili ma se non parliamo di progetti e numeri perdiamo di vista la vera urgenza: fermare l’impoverimento ed evitare il taglio dei servizi». Anche David Sassoli non ha dubbi: «Noi abbiamo detto subito sì al registro. È intollerabile che nella capitale ci siano persone con meno diritti di altre». I Radicali bacchettano il Pd: «Su questi temi siamo stati soli e l’opposizione ad Alemanno in consiglio comunale è stata semplicemente assente, anche se su questi temi c’è un consenso maggioritario tra i romani così come nel Paese».