RADICALI ROMA

Crocifisso nei luoghi pubblici

 

Camerino (Macerata) – Dopo la condanna a sette mesi di reclusione con l’interdizione dai pubblici uffici per un anno, inflitta dal Tribunale dell’Aquila il 18 novembre scorso, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione ha promosso contro il giudice di Camerino Luigi Tosti, che si rifiuta di tenere le udienze perché l’amministrazione non lo autorizza ad esporre la menorà ebraica a fianco del crocifisso o, in subordine, a rimuovere il simbolo dei cattolici, dapprima un procedimento disciplinare e, poi, la procedura di “sospensione dalle funzioni” e dallo stipendio. L’Avvocato Generale Antonio Siniscalchi e il Procuratore Generale Francesco Favara motivano la richiesta di sospensione dalle funzioni col fatto che “il dott. Tosti, da oltre sei mesi, persiste nel ritenersi legittimato a sottrarsi ai propri doveri di ufficio -che scaturiscono da un rapporto di impiego sorto e tuttora in corso per sua libera determinazione- per un preteso inadempimento da parte dello Stato che continua a non rimuovere dalle aule di udienza il crocifisso, simbolo della religione cattolica che è a lui estranea. I motivi addotti per sottrarsi all’obbligo della prestazione non possono giustificare -a prescindere dallo loro fondatezza o meno- il protratto e ancora attuale inadempimento, così come non lo potrebbe una qualsiasi altra ragione eventualmente legittima con riferimento a posizioni o comportamenti dello Stato in ordine a diverse altre apprezzabili problematiche (partecipazione ad atti di guerra, provvedimenti razziali ecc.) che, comunque, restano estranee agli obblighi derivanti da un rapporto di impiego. La vicenda ha determinato e determina grave disservizio in una struttura giudiziaria di ridotte dimensioni qual’è il Tribunale di Camerino e, per la sua assoluta singolarità, sconcerto e disorientamento nella opinione pubblica; con menomazione del prestigio dell’Ordine Giudiziario cui occorre por termine, tanto più che il dott. Tosti pretende di rimanere fermo nel proprio atteggiamento con il rifiuto di riprendere il proprio lavoro anche in aula di udienza priva di qualsiasi simbolo religioso. L’atteggiamento di sfida nei confronti delle istituzioni esige un provvedimento che valga a far cessare la incresciosa situazione, le cui conseguenze ricadono anche sui cittadini che chiedono giustizia”. La richiesta di sospensione dalle funzioni sarà discussa e decisa dalla Sezione Disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura il prossimo 16 dicembre. Camerino, 5 dicembre 2005

Luigi Tosti
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via Bastioni Orientali, 38 – 47900 Rimini

 

La Francia si è mobilitata contro la condanna del giudice italiano.

Firma l’appello a difesa e sostegno del giudice Luigi Tosti e del diritto

di non discriminazione di tutti i cittadini: http://brightsfrance.free.fr/tosti.htm 

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