RADICALI ROMA

DAL CONSIGLIO NAZIONALE SI’ ALLA RELAZIONE DI ENRICO BOSELLI

Verso il nuovo soggetto politico
Tutti si’ e soltanto due astenuti: il consiglio nazionale dello Sdi ha approvato in questo modo la relazione del segretario Enrico Boselli, che aveva aperto il suo intervento chiedendo un via libera per adoperare la rosa nel pugno come simbolo alle prossime elezioni amministrative e politiche. “Il consiglio nazionale di oggi rappresenta anche un’ulteriore tappa verso la formazione del nuovo soggetto politico insieme ai radicali, formazione che sara’ presentata – ha osservato Boselli – prima della meta’ del mese”. (AGI)

 

“Porteremo la ‘rosa’ in tutte le case degli italiani”
”Abbiamo 16 settimane per portare la Rosa nel pugno nelle case degli italiani”. Enrico Boselli scalda i suoi in vista della prima campagna elettorale della lista socialisti-radicali il cui simbolo, la Rosa nel pugno, e’ stato votato oggi all’unanimita’ (solo due astenuti) dal Consiglio nazionale dello Sdi.
”Abbiamo fatto un’altra tappa”, dice Boselli soddisfatto. E gli altri? Bobo Craxi e De Michelis? Sul primo Boselli riserva parole di apprezzamento per la scelta di campo del centrosinistra, ma ribatte con un no deciso alla proposta di andare con il Garofano alle amministrative. Non stiamo ricostituendo l’atomo socialista, ragiona, stiamo costruendo un soggetto nuovo con i radicali.
Su De Michelis, Boselli allarga le braccia. ”Che vi devo dire… L’ho sentito anche due giorni fa, ma non riesco a capire che vuol fare”. Insomma la Rosa va avanti, mentre l’unita’ socialista procede a singhiozzo. L’unita’ socialista procede a singhiozzo, per quanto nella platea del Consiglio nazionale dello Sdi oggi c’era un bel pezzo dell’establishment anni 80 con Salvo Ando’, Claudio Signorile, Angelo Tiraboschi. C’era anche Franco Piro, uomo che fu vicinissimo a Bettino Craxi, eletto proprio ieri nella direzione del Nuovo Psi di Bobo ed oggi con Boselli al parco dei Principi perche’ ”la casa socialista e’ questa, con Enrico Boselli e Marco Pannella”.
Insomma, un no alla linea di Bobo cioe’ quella di unire prima i socialisti e poi fare l’alleanza con i radicali.
Nella relazione, Boselli e’ stato preciso. ”Noi ci presenteremo alle prossime elezioni politiche ed a quelle amministrative con la Rosa nel pugno”. Il presidente dello Sdi spiega che questo nuovo soggetto potra’ essere una risorsa preziosa per il centrosinistra.
Nell’Unione, dice Boselli, c’e’ bisogno di un ”soggetto laico, socialista, radicale e liberale”. A maggior ragione dopo quella che viene considerata la ‘deriva clericale’ di Francesco Rutelli. Boselli imputa proprio a questa deriva sia la crisi dell’Ulivo che l’impossibilita’, oggi, per i socialisti di aderire alla lista dell’Ulivo rinata dopo il successo delle primarie. ”La falla che si e’ aperta nel progetto dell’Ulivo e’ avvenuta sul terreno della laicita”’, spiega Boselli che non crede alla autenticita’ della ‘riconversione’ di Rutelli.
”Rapida riconversione fatta da Francesco Rutelli dopo il grande successo politico e personale di Romano Prodi alle primarie, appare una mossa tattica dettata da un sano realismo, poiche’ non e’ stata accompagnata da una profonda revisione critica delle posizioni neointegraliste che la Margherita aveva assunto prima, durante e dopo il referendum sulla fecondazione assistita”. E’ su questo terreno, dunque, che i socialisti rilevano il principale motivo di divisione con la Margherita da cui discende l’impossibilita’ di aderire alla lista dell’Ulivo.
Boselli ricorda quanto lo Sdi abbia creduto nell’idea ”di costruire una casa dei riformisti lanciata da Romano Prodi”. Il leader dello Sdi dice che ”i socialisti non hanno abbandonato l’Ulivo, ma hanno dovuto constatare che si era verificata una crisi di portata strategica alla quale bisognava prontamente reagire. La reazione e’ appunto la costituzione dell’alleanza con i radicali. (AdnKronos)

 

Boselli: non fummo noi ad abbandonare progetto Prodi
”Noi socialisti non abbiamo abbandonato l’Ulivo, abbiamo constatato che si e’ verificata una crisi di portata strategica alla quale bisogna prontamente reagire”. Cosi’ Enrico Boselli, presidente dello Sdi, nel suo intervento al consiglio nazionale del partito, spiega le nuove decisioni politiche su cui il partito si sta concentrando.
”La crisi dell’ Ulivo – prosegue – non e’ stata di carattere congiunturale, non e’ nata da una pura e semplice volonta’ di competizione della Margherita nei confronti dei Ds, non e’ stata un accidente di percorso che puo’ essere facilmente superato”.
Boselli cita direttamente Francesco Rutelli che, dice, ”non solo ha bloccato la presentazione di una lista unitaria nella quota proporzionale alla Camera, ma ha anche assunto una posizione sul referendum sulla fecondazione assistita in sintonia con le posizioni piu’ arretrate delle gerarchie ecclesiastiche e in particolare con quella del presidente della Cei, cardinal Ruini. Con questa nuova impostazione – prosegue – la Margherita ha puntato ad una divisione dei compiti tra centro e sinistra, che e’ l’esatto contrario di cio’ che implicava la costruzione dell’ Ulivo”.
”E’ del tutto evidente – prosegue Boselli – che l’Ulivo non puo’ svilupparsi se al suo interno una delle sue forze maggiori si caratterizza sulla base di principi religiosi e stabilisce rapporti preferenziali con le gerarchie ecclesiastiche. Non vi puo’ essere ne’ un partito riformista ne’ un partito democratico in un puro e semplice raggruppamento elettorale, che metta insieme il centro cattolico e la sinistra socialdemocratica. Da questa sommatoria – sottolinea – non puo’ nascere quella contaminazione positiva tra tradizioni e culture riformiste che e’ alla base del progetto di Romano Prodi”. ”La falla che si e’ aperta nel progetto dell’ Ulivo – conclude – e’ avvenuta sul terreno della laicita”’. (ANSA).

Ruini ha creato esigenze del superamento
”Noi non ci sogniamo di esercitare forme di censura nei confronti di chicchessia, tanto meno nei riguardi della Conferenza Episcopale e del suo presidente Ruini.
L’unica strada che ci restava era quella di rilevare che cosi’ erano state poste le premesse per il superamento del concordato.
Questa sollecitazione era la conseguenza del modo in cui la Cei si era comportata” durante la campagna elettorale del referendum sulla fecondazione assistita. Cosi’ Enrico Boselli, nel corso del consiglio nazionale dello Sdi, ha riproposto il superamento del Concordato tra Stato e Chiesa.
”Ruini, in prima persona, non ha solo difeso i valori della Chiesa – aggiunge Boselli – cosa del tutto naturale, ma ha dato dettagliate indicazioni sul modo piu’ efficace di vanificare il referendum sulla procreazione assistita, invitando elettrici ed elettori, come se fosse il capo di un partito politico, ad astenersi”.
”Chi contrasta questa offensiva neointegralista e’ descritto – spiega – come una sorta di anticlericale e di mangiapreti che vuole strappare le radici cristiane dal nostro Paese. Solo il pluralismo, che mette alle pari le diverse concezioni religiose e filosofiche, puo’ assicurare la liberta’ di tutti i cittadini”.
Secondo Boselli, infine, ”non esiste un’ideologia laicista da imporre ai cattolici. Vi sono – conclude – un gran numero di cattolici che sono laici”.(ANSA).

Milano: riserve su candidatura prefetto
”A Milano si e’ persa la grande occasione di candidare una personalita’ come Umberto Veronesi con il quale la vittoria era assai probabile e si e’ messa in campo da parte dei Ds e della Margherita una personalita’, come quella del prefetto, sulla quale lo Sdi ha espresso notevoli riserve e perplessita’, se non un aperto dissenso soprattutto per il modo in cui ci si e’ arrivati”. Cosi’ Enrico Boselli, nel corso della sua relazione al consiglio nazionale dello Sdi, commenta la candidatura di Bruno Ferrante, ex prefetto di Milano, a sindaco dell
a citta’ nelle file del centrosinistra. (ANSA).

Appoggiamo candidatura Rita Borsellino
”Lo Sdi siciliano ha espresso, assieme alle altre forze minori alle quali siamo associati per ragioni del tutto contingenti, la candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione”. Cosi’ Enrico Boselli, nel corso del suo intervento al consiglio nazionale dello Sdi, torna sulla polemica interna all’Unione in merito alla scelta del candidato alla presidenza della Regione Sicilia.
”La Borsellino – spiega – e’ una figura di rilievo e per le sue caratteristiche ha ottenuto anche il sostegno dei Ds. Io penso che si tratti di una buona candidatura, in grado di misurarsi con le altre nelle primarie in cui potrebbe anche risultare vincente”. (ANSA).

Iraq: Boselli, condivido preoccupazioni sollevate da Fassino
”Condivido le preoccupazioni espresse oggi da Fassino in un’ intervista. Non c’e’ dubbio che dobbiamo capire che cosa accade alla fragile democrazia irachena che non possiamo lasciare nelle mani dei terroristi”. Cosi’ Enrico Boselli, a margine dei lavori del consiglio nazionale dello Sdi, commenta l’ intervista rilasciata da Piero Fassino sulla situazione irachena.
”Capisco le sue preoccupazioni – spiega – le condivido e credo che tutti insieme dovremo riflettere e affrontare questi problemi”. (ANSA).