RADICALI ROMA

D'Alema presenterà all'Unione europea proposta di abolizione della pena di morte

Il ministro degli Esteri Massimo D’Alema presenterà la proposta italiana per l’abolizione della pena di morte in sede europea il prossimo 23 aprile, in occasione del consiglio affari generali Ue. Contestualmente verrà presentata la richiesta di moratoria su tutte le esecuzioni capitali da presentare all’Onu.

Al termine della riunione del Consiglio dei ministri, il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta ha annunciato l’iniziativa sottolineando come sia il segno del ”massimo impegno che il Paese mette in questa battaglia di civiltà”. “Ci auguriamo che il consenso a livello dei nostri partner della Ue sia un consenso larghissimo e possibilmente unanime”, ha aggiunto.

“Perplessità e dissenso” sulla decisione presa al Consiglio dei ministri di “rinviare al 24 aprile”, dopo il Consiglio degli Affari generali a Bruxelles, una presa di posizione del governo sulla moratoria Onu della pena di morte, è stata espressa Emma Bonino. Ai microfoni di Radio Radicale, il ministro delle Politiche europee ha detto che vorrebbe che il il governo italiano “considerasse subito auspicabile ma non vincolante l’adesione di tutti i paesi membri dell’Unione alla proposta di moratoria delle esecuzioni capitali”.

Sul tema della moratoria si era già impegnato in prima persona il presidente del Consiglio Romano Prodi, che, in occasione della marcia di Pasqua a Roma per l’abolizione della pena capitale, aveva detto di voler portare la questione davanti all’assemblea generale dell’Onu prima della scadenza della sessione, cioè entro maggio. “Ho promesso e confermo l’impegno mio personale e del governo per spingere affinché questa moratoria sulla pena di morte venga attuata”, aveva detto. “Sono tanti anni che questo problema viene proposto e non siamo ancora arrivati ad una conclusione. E’ l’ora di spingere” aveva ricordato ancora il premier.

<!–/inserto–>Il consenso a questa iniziativa è considerato strategico dalla Farnesina, che nelle scorse settimane ha sottolineato il forte impegno dell’Italia per portare a buon fine l’iniziativa sulla pena di morte nell’attuale assemblea generale alle Nazioni Unite. In ambito Onu continua ogni sforzo per sollecitare una più ampia partecipazione dei paesi membri allo sforzo per indire una moratoria su tutte le esecuzioni capitali.

In moltissimi, la domenica di Pasqua, sono scesi in piazza a Roma per chiedere di fermare il boia. La marcia indetta dai radicali, Nessuno Tocchi Caino e dalla comunità di Sant’Egidio aveva come obiettivo di chiedere la cancellazione della pena di morte da ogni ordinamento giudiziario del mondo, dalla Cina agli Stati Uniti. E per l’occasione anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aveva fatto giungere un messaggio di “sincera adesione e simpatia all’iniziativa”.