RADICALI ROMA

Derivati stipulati dal comune di Roma, depositato esposto alla Procura dall'associazione Antigene e da Radicali Roma

L’associazione Antigene e l’associazione Radicali Roma, assistiti dall’avv. Alessandro Gerardi, hanno depositato un esposto alla procura di Roma perchè si faccia luce sulla vicenda dei contratti derivati stipulati dal comune di Roma e accertare se tali contratti possano configurare il reato di truffa.

La richiesta di indagine si basa specificamente sulle informazioni contenute nella relazione della Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo del Lazio – sulla gestione contabile del comune negli anni 2004-2007, che descrive la gravità delle operazioni finanziarie in oggetto. Dalla citata relazione, a seguito dell’analisi dettagliata delle clausole contrattuali negoziate con le banche controparti, emerge la valutazione di rischi di esposizione per il Comune sul “pagamento di flussi finanziari crescenti, senza alcun limite”; su “ vere e proprie scommesse” allestite sui bilanci pubblici; su “sbilanciamenti a favore delle banche” alle quali sembrano corrispondere “commissioni implicite”. Alla Corte dei Conti, in sintesi, “non pare, pertanto, che la complessa gestione delle operazioni di finanza derivata poste in essere dal Comune abbia rispettato gli obiettivi fissati dalla legge di riduzione del costo finale del debito e di riduzione dell’esposizione ai rischi di mercato”.

Le negazione di ogni diritto di informazione dei cittadini romani su una questione che vincola il Comune, già in gravi difficoltà finanziarie, a contratti che fino al 2050 potrebbero esporlo al pagamento di interessi altissimi, e la negazione di ogni informazione sulla condotta degli amministratori in carica al momento della stipula e su quelli attuali fa da eco alla mancanza di qualsiasi dibattito o presa di posizione delle forze politiche di maggioranza e di opposizione in consiglio comunale.

La vicenda si inserisce infatti nel quadro più ampio della gestione dei bilanci e del debito dell’Ente, caratterizzata dalla totale assenza di trasparenza e da una serie deroghe ai principi fondamentali di contabilità degli enti locali, contenuti nel testo unico degli enti locali, relativi al divieto di contabilità separata e all’obbligo di veridicità attendibilità e pubblicità dei bilanci.

Il comune di Roma ha rigettato più volte la richiesta di accesso agli atti inoltrata da Antigene per avere informazioni sui contratti derivati e se non se ne fosse occupata la Corte non se ne saprebbe ancora nulla; non un consigliere comunale, di maggioranza o opposizione, ha risposto al nostro appello perchè il consiglio facesse valere il proprio ruolo istituzionale affrontando la vicenda; intanto oggi emerge il completo fallimento del sindaco Alemanno, già commissario straordinario di governo al debito di Roma, che in due anni non è riuscito nemmeno a effettuare in modo attendibile la prima fase del suo compito, cioè la ricognizione del debito stesso.