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Detenuti: il Lazio si pone all'avanguardia

Dentro le mura di un carcere esiste un mondo a noi distante. Una realtà differente dalla nostra, come sospesa nel tempo, in cui spesso i diritti dei detenuti vengono dati per scontati. La nuova legge approvata dal Consiglio regionale del Lazio a garanzia dei detenuti cerca di dare nuova dignità ai carcerati. Un legge finanziata con mezzo milione di euro per il 2007, che sarà successivamente incrementata con i futuri bilanci.

“Il Lazio – ha sottolineato l’assessore regionale al Bilancio del Lazio Luigi Nieri – si pone all’avanguardia nazionale sul difficile tema dei diritti civili e sociali. È una legge quadro che tocca tutti i punti della vita detentiva; ispirata a principi di equità e solidarietà”. “I diritti alla salute – ha aggiunto – al lavoro, alla formazione professionale, all’istruzione sono diritti costituzionali e universali. Valgono per tutti, a prescindere dalla condizione reclusa o libera”.

Le novità introdotte dalla normativa riguardano in primis il diritto sanitario. Si passerà dall’attuale competenza della medicina penitenziaria in materia alla gestione delle Asl. Altre innovazioni per i detenuti riguardano l’agevolazione dell’ingresso graduale al mondo del lavoro grazie alla collaborazione con i privati, incentivata dalla defiscalizzazione degli oneri sociali per chi assume persone detenute. La legge mira anche al miglioramento delle condizioni di chi lavora all’interno delle carceri, e all’affiancamento di figure professionali come educatori, mediatori culturali, psicologi e assistenti sociali attraverso introiti agli enti locali.