RADICALI ROMA

Dire – Rifiuti. Marino: chiesto sostegno di Anci su commissario "Io non ho in mente altra soluzione, se c'e' me la indichino".

Roma, 3 apr. – Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha chiesto “il sostegno dell’Anci” per convincere il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che si e’ detto contrario, a indicare un commissario per la gestione dei
rifiuti nella Capitale. “E’ stato permesso a un solo soggetto- ha spiegato lasciando l’ufficio di presidenza dell’Associazione, riunitosi questa mattina nella sede di via dei Prefetti- di gestire per circa 50 anni lo smaltimento dei rifiuti della citta’, e ora che e’ stato arrestato e che alle amministrazioni pubbliche non e’ consentito avere rapporti con le sue aziende, come si fa? Il prefetto ha bloccato tutto e il ministro non vuole nominare un commissario… Io non riesco a trovare una soluzione, ma magari il Governo e il prefetto ce l’hanno. Nel caso me la indichino”.

“Ho chiesto sostegno all’Anci per il Comune di Roma e per gli altri Comuni che hanno situazioni analoghe per le affermazioni del ministro dell’Ambiente sull’idea di non nominare commissari. Voglio dirlo con chiarezza: a Roma si e’ consentito per circa mezzo secolo che un solo soggetto di fatto gestisse lo smaltimento dei rifiuti. Ora questo soggetto, per motivi che giudichera’ la magistratura, e’ agli arresti e tra i reati contestati ci sono reati che impediscono alla pubblica amministrazione di avere rapporti con le sue aziende”. Lo ha affermato il sindaco di Roma Ignazio Marino, lasciando l’Ufficio di presidenza dell’Anci, sulla questione dei rifiuti a Roma. “Io dove li conferisco i rifiuti – ha chiesto Marino – visto che per 50 anni le istituzioni hanno permesso che ci fosse un solo soggetto e visto che adesso le istituzioni, nella figura del prefetto, dicono che non si possono conferire a questo soggetto e il ministro dice che non si puo’ nominare un commissario? Siccome io ho un’intelligenza media – ha sottolineato – non riesco a trovare da solo la soluzione, ma sono certo che c’e’ una soluzione a cui
tutti avranno pensato, il governo e il prefetto, e basta che me la indichino e io la seguo”. “Soprattutto in una situazione in cui – ha concluso Marino – dopo dieci io sono intervenuto e in 90 giorni ho chiuso Malagrotta. O l’indirizzo era rimanere nell’illegalita’ e lasciare Malagrotta aperta?”