RADICALI ROMA

Dopo la pubblicazione dei "rimborsi d'oro" ai consiglieri si faccia luce sulle spese elettorali: nessuno le dichiara

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma

Quanto pubblicato dal Corriere della Sera di oggi sui “rimborsi d’oro” ai consiglieri comunali sconcerta a tal punto da ammutolire i consiglieri interessati. Incrociando i dati sui rimborsi con quelli dei redditi dichiarati, in alcuni casi sorgono seri dubbi sulla loro attendibilità, senza considerare che la stragrande maggioranza dell’assemblea ancora non ha fornito le dichiarazioni.
Cosa ne dicono il sindaco Alemanno e il presidente Pomarici, che in base alla legge 441/82 sono responsabili della raccolta delle dichiarazioni e della loro pubblicazione?

Grazie alla battaglia radicale per la trasparenza delle istituzioni durata due anni, i dati portati a conoscenza dal Corriere sono oggi consultabili da tutti i cittadini sul sito internet del comune nello spazio Anagrafe pubblica degli Amministratori.

Ma a più di un anno dall’approvazione della delibera 113 del 2009 che dispone la pubblicazione on line dei redditi, dei patrimoni e delle spese elettorali, e a ben trenta anni dalla legge 441 sull’Anagrafe patrimoniale, solo 21 consiglieri, cioè appena un terzo dell’assemblea capitolina, hanno fornito il loro reddito del 2009, mentre neanche un consigliere ha fornito il rendiconto delle spese elettorali con la dichiarazione degli eventuali contributi ricevuti per la campagna. Tutti i consiglieri in questo modo contravvengono alla legge e negano il diritto basilare dei cittadini a conoscere chi siano gli eletti e da chi siano sostenuti finanziariamente.