RADICALI ROMA

DS: FASSINO E D'ALEMA, ACCELERARE SU PARTITO DEMOCRATICO

 

E’ durata piu’ di tre ore la riunione dell’ufficio di presidenza della Quercia in cui l’organo politico per eccellenza dei Ds ha svolto la prima valutazione dell’esito elettorale, che ha visto una vittoria ‘all’agrodolce’ per i diessini fermi al 17,2% dei consensi.
Dalla riunione la maggioranza del partito, guidata dal segretario Piero Fassino e dal presidente Massimo D’Alema, ha deciso di “accelerare” verso la costruzione del partito democratico, andando alla costituzione dei gruppi unici ulivisti sia alla Camera che al Senato, come primo passo per dare concretezza al progetto politico tanto sostenuto da Romano Prodi. “E’ su questa indicazione e su queste proposte che e’ stata convocata per venerdi’ 21 aprile – ha annunciato il segretario – la Direzione nazionale”. Fassino ha definito quella di oggi una riunione “ottima: abbiamo espresso soddisfazione per questa vittoria elettorale che e’ nitida sia per i voti espressi dagli italiani sia per i seggi che consentono al centrosinistra di avere una maggioranza autosufficiente con cui governare il Paese”.
“Dal voto emerge in modo chiaro un’indicazione politica – ha quindi sottolineato Fassino -: il progetto politico dell’Ulivo su cui abbiamo investito tutte le nostre forze ed energie negli ultimi dieci anni esce confermato da un consenso elettorale vasto, ampio, che ci sollecita a proseguire su questa strada, accelerando la costruzione dell’Ulivo con un grande soggetto politico, unitario, democratico e riformista.
Quindi pensiamo che occorra compiere in tempi rapidi passi in questa direzione, a partire dalla costituzione dei gruppi dell’Ulivo sia alla Camera che al Senato”. Riguardo alla mancata presentazione della lista ulivista al Senato, che forse avrebbe consentito un miglior risultato, Fassino evita polemiche. “A questa scelta – dice riferendosi alla decisione di presentarsi al Senato con le liste dei singoli partiti – si e’ arrivati sulla base di scelte politiche che si conoscono, quindi i rammarici postumi non hanno senso”.