RADICALI ROMA

Ecco l'Europa che riparte dagli enti locali

L’Europa fa fatica a comunicare se stessa, sconta un ”deficit democratico” che l’allontana dai cittadini e che non aiuta la ripresa del dibattito sulla Costituzione europea. E’ per questo che oggi nella autorevole cornice del Campidoglio, alla presenza del sindaco Walter Veltroni, tutte le autonomie locali italiane (Conferenza dei presidenti delle Regioni, Anci, Upi, Uncem) hanno siglato una dichiarazione congiunta insieme alla Commissione europea su iniziativa della delegazione italiana del Comitato delle Regioni e in collaborazione con l’Aiccre, con la quale aderiscono al piano “D” in Italia che ha lo scopo di rilanciare il dibattito sull’Europa e dare nuovo slancio alla Costituzione.

Gli elementi essenziali del piano “D” – D come democrazia, dialogo, dibattito – prevedono l’impegno di tutti gli Stati membri a promuovere dibattiti nazionali di vasto respiro sul futuro dell’Europa e una serie di iniziative specifiche. Cosi’ gia’ dal prossimo mese tutti i consigli regionali, comunali e provinciali approveranno un ordine del giorno che in vista delle celebrazioni del 50esimo anniversario dei Trattati di Roma rilanci la ripresa del processo di ratifica del Trattato costituzionale europeo.

Le autonomie locali italiane che hanno accolto con grande favore il progetto e in qualita’ di amministrazione di prossimita’ ritengono di poter svolgere un ruolo di grande rilievo, hanno proposto di integrare aggiungendo una quarta D, quella del decentramento. ”Abbiamo aderito al Piano D – ha detto il presidente della regione Piemonte, Mercedes Bresso, intervenendo alla cerimonia in rappresentanza delle regioni – per aprire un ampio dibattito nel nostro Paese per il rilancio dell’Europa cercando di concentrarci su alcune domande di centrale importanza: qual e’ il futuro politico, economico e sociale dell’Europa e quale il suo ruolo a livello mondiale; quali devono essere i confini della UE – che non devono essere imposti ai cittadini. Ed ancora, come si finanzia la Ue e che tipo di integrazione vogliamo. Questa intesa – ha concluso – impegna tutte le Autonomie locali a avanzare proposte concrete utili al dibattito”.

Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa, e moderatore del dibattito, ha sottolineato che ”la diversita’ e’ un punto di forza dell’Europa, ma se significa integrazione. Il coinvolgimento degli enti locali e’ molto importante perche’ siamo i piu’ vicini ai cittadini”. Fontanelli ha poi reso noto che nei primi giorni di dicembre partira’ una campagna che coinvolgera’ tutti i consigli con impegni concreti e l’approvazione di ordini del giorno ad hoc. ”Abbiamo il dovere di intercettare le inquietudini dei cittadini – ha detto dal canto suo Sonia Masini, presidente dell’Upi emiliana – ancora diffidenti verso l’Europa. Non servono comunicazioni burocratiche, serve un grande progetto che galvanizzi le persone”.

Adriana Poli Bortone, vice presidente vicario dell’Anci e sindaco di Lecce, ha sottolineato che dall’Europa giungono grandi opportunita’, per esempio i Fondi strutturali: ”Sono in campo ingenti risorse, una sfida che dobbiamo cogliere appieno”. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente del Comitato delle regioni, Michel Delebarre e la vice presidente della Commissione europea, Margot Wallstrom. Il primo ha detto che e’ indispensabile ”far capire le aspirazioni e lo slancio europeo ai cittadini”, ma ”e’ importante con quali mezzi perche’ non esiste una unica chiave di accesso”. Il comitato delle regioni, secondo Delebarre ”puo’ essere il miglior interprete per ”far passare il concetto della dimensione europea”.

Anche per Wallstrom ”e’ importante che le persone capiscano perche’ e da chi sono state decise le politiche europee e deve essere data loro la possibilita’ di dire che cosa ne pensano. Bisogna – ha concluso – mettere le orecchie al legislatore europeo perche’ sappia cosa pensano i cittadini. Questa intesa aiutera’ questo dibattito, le istituzioni locali hanno la posizione migliore per informare i cittadini”.
(ansa)