RADICALI ROMA

Elogi trasversali al Pontefice Malumore della Rosa: «Basta privilegi alla Chiesa»

Per lo più i politici preferiscono non commentare la visita del presidente della Repubblica in Vaticano. E se lo fanno è per applaudire i discorsi pronunciati da Giorgio Napolitano e Benedetto XVI. Ma c’è anche qualche scontento. Due in particolare. Roberto Villetti, capolista della Rosa nel Pugno alla Camera, lamenta il fatto che «là questione vaticana non è stata mai chiusa». Colpa a suo giudizio della Chiesa, «che non ha voluto prendere atto che con il Concordato firmato da Bettino Craxi il cattolicesimo non è più religione di Stato». Di conseguenza «persistono ancora privilegi che non hanno più fondamento, come le esenzioni fiscali alle attività commerciali ecclesiastiche o le risorse concesse alle scuole cattoliche». All’attacco anche il diessino Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, che loda Napolitano («ha ribadito la sovranità dello Stato italiano»), ma critica Ratzinger: «Ha detto che la libertà della Chiesa non pregiudica gli interessi dello Stato. Però questa affermazione viene contraddetta ogni giorno dai fatti: anche con un governo di centrosinistra è pressoché impossibile parlare di riforma della legge 40 sulla fecondazione artificiale o di uguaglianza dei diritti per le persone». Ampiamente soddisfatta invece l’Udeur di Clemente Mastella: «Si rafforza la collaborazione tra Italia e Santa Sede». Paola Binetti (Margherita, ex leader di Scienza e Vita) fa i complimenti a Napolitano: «Ha sempre massimo rispetto per i valori di tutti i tipi, anche se non sono i suoi». Mentre Marco Follini si limita ad osservare che l’incontro «conferma il fatto che la tradizione cattolica e la laicità dello Stato corrono su binari paralleli».