RADICALI ROMA

Emergenza Campidoglio è l'Assemblea comunale stessa: Radicali Roma a sostegno del consigliere Riccardo Magi

Dichiarazione di Paolo Izzo,
Segretario dell’associazione Radicali Roma

L’associazione Radicali Roma sostiene con forza l’iniziativa del Consigliere capitolino Radicale Riccardo Magi che, con una lettera aperta a Matteo Renzi e l’inizio di una azione nonviolenta di sciopero della fame, ha chiesto l’intervento urgente del Partito democratico nazionale nei confronti di quei suoi esponenti che in Campidoglio stanno facendo mancare il numero legale per la votazione di una importante delibera, di fatto la prima approdata al voto dall’inizio della consiliatura, per l’istituzione di una Anagrafe pubblica dei rifiuti per la Capitale.

Dirigenti e militanti di Radicali Roma si recheranno domani alle ore 16 nell’Aula Giulio Cesare, dove è prevista l’ottava seduta per la votazione sull’Anagrafe, proprio come hanno già fatto nelle sette volte precedenti, con la loro silenziosa presenza colmando simbolicamente l’assenza di quei Consiglieri che stanno rendendo impraticabile l’approvazione di una delibera pure condivisa trasversalmente, facendo mancare il numero legale necessario e di fatto rendendosi complici dell’ostruzionismo dell’opposizione.

Come l’on. Riccardo Magi, già Segretario della nostra associazione e che seguiremo anche nello sciopero della fame ove necessario, non ci arrendiamo all’illegalità, anche se siamo tristemente abituati alla assenza della Amministrazione capitolina, di qualunque colore sia stata nel corso dei quinquenni, quando si tratta di fornire trasparenza, legalità e diritti ai cittadini loro elettori: in Campidoglio cambiano i nomi e i colori dei partiti di maggioranza, ma non i protagonisti e le modalità di questa pratica incivile, che non solo ignora da almeno un decennio le delibere di iniziativa popolare per cui noi Radicali abbiamo raccolto decine di migliaia di firme, mai calendarizzate in Consiglio comunale, ma arriva al punto di non votare nemmeno quelle delibere consiliari proposte e condivise dall’interno, che pure fornirebbero ai cittadini almeno uno straccio di giustificazione per aver eletto i suoi “onorevoli”. L’attività ordinaria del Campidoglio è allo stato attuale paralizzata, autoriducendosi per inerzia alla discussione sterile di un’emergenza dopo l’altra, dai rifiuti al maltempo, che rinvieranno ancora il voto di delibere importanti e che malcelano quanto sia il Consiglio comunale l’emergenza stessa che i cittadini della Capitale e il loro sindaco Ignazio Marino dovrebbero affrontare.