RADICALI ROMA

Emma Bonino: una candidatura non casuale

La candidatura di Emma Bonino nel Lazio, inizialmente posta dal solo movimento Radicale come propria e specifica espressione di rappresentanza, è divenuta nel giro di poche ore condivisa da tutte le forze laiche, riformiste e diciamo di “centro-sinistra”, con il PD in testa.

Questo avvenimento, che avrà sicuramente colto i più di sorpresa anche per il suo repentino avversari, riconosce una duplice genesi. Da una parte senz’altro lo spessore di Emma Bonino come politico capace, conosciuto, integro e determinato, già in grado di dimostrare negli anni una non comune capacità di governo delle cose, sia ministeriali che internazionali. Carisma, prestigio e capacità aggregativi hanno fatto rapidamente della Bonino la soluzione ideale per uscire dalle secche in cui, localmente, PD ed alleati si erano arenati nella ricerca di un candidato Governatore.

Ma c’è dell’altro: sul territorio romano ed anche laziale da qualche anno opera con una certa efficacia l’Associazione dei Radicali Roma, che, soprattutto negli ultimi 18 mesi, ha saputo mettere in pratica una politica bivalente, fatta di interlocuzione critica con le amministrazione e di ricerca costante del dialogo e delle convergenze con diverse formazioni politiche, ma anche associative, verso obiettivi specifici.

Nel gennaio 2009 alcuni dei compagni dell’Associazione, insieme appunto a figure politiche con riferimento nel PD, fra i repubblicani, la lista Di Pietro ed il mondo ecologista, costituirono quel Comitato di Iniziativa Politica Ernesto Nathan, che dall’eponimo esprimeva un programma di convergenze su obiettivi di laicità, diritti e trasparenza.

Proprio da quella breve ma intensa esperienza scaturì poi l’iniziativa di promuovere quegli 8 referendum regionali, che, per la prima volta anche propositivi, pur fallendo nell’obiettivo della raccolta firma, hanno avuto il pregio di porre al centro dell’agenda politica locale alcuni dei temi da noi sollevati: rifiuti, diritti civili, vincoli paesistici, sanità.

Prova ne è che da luglio in poi proprio Radicali Roma ed i promotori referendari sono stati convocati e coinvolti negli incontri preliminari e programmatici con le forze del centro sinistra, in vista delle Regionali; questo sia prima che dopo le improvvise e per certi versi traumatiche dimissioni del Presidente Marrazzo.

I Radicali romani, insomma, hanno saputo occupare la scienza politica romana e laziale con iniziativa ed interlocuzioni di lungo respiro; e questo, se proprio non ha determinato, ha sicuramente facilitato la convergenza sul nome di Emma Bonino.

Per ora le prospettive elettorali sono rosee, ma ciò che ci dà fiducia è la certezza che, in qualunque scenario si prefigurasse dal 30 marzo, Radicali Roma sarà essere promotrice ed artefice di iniziativa politica.

di Demetrio Bacaro,
membro di Giunta di RadicaliRoma
candidato per la lista Bonino Pannella alle elezioni regionali nel Lazio