RADICALI ROMA

ESENZIONE ICI CHIESA CATTOLICA

(ANSA) – ROMA, 19 ott – ”Se i senatori presenteranno degli emendamenti in questa direzione – ha spiegato Armosino – il governo esprimera’ parere positivo”. Ed i parlamentari hanno gia’ annunciato l’intenzione di riproporre l’esenzione Ici nel decreto fiscale, a partire proprio dal relatore, Riccardo Pedrizzi (An).   Rispetto alla formulazione presente del decreto Infrastrutture, poi stralciata dalla Camera, l’esenzione non riguardera’ solo la Chiesa cattolica, bensi’ tutte le Confessioni che hanno siglato un’Intesa con lo Stato Italiano.   Non ci saranno invece novita’ invece per quello che riguarda la Pex, cioe’ l’esenzione dalla tassazione per le plusvalenze. Il decreto innalza dai 12 ai 18 mesi il periodo di possesso necessario per usufruire della esenzione, e oggi in commissione l’opposizione ha chiesto di allungare oltre i 18 mesi questa soglia. Il parere del sottosegretario all’economia e’ pero’ negativo: ”la posizione del governo – ha spiegato – e’ quella espressa dal testo del decreto”.   Secondo fonti di maggioranza invece potrebbe passare l’allungamento della proroga per i concessionari della riscossione dei Tributi locali, proroga fissata dal decreto in

24 mesi. (ANSA).

LOY, GIA’ OGGI SI PAGANO QUASI 200 EURO L’ANNO PER PRIMA CASA   (ANSA) – ROMA, 19 ott – Le famiglie italiane nel 2005 pagano in media, per un’abitazione di 80 metri quadri, 189,77 euro l’anno ai comuni di Ici sulla prima casa. E’ quanto emerge da un’indagine della Uil, che lancia l’allarme sui possibili rincari di questa tassa comunale, a causa dei tagli dei trasferimenti agli enti locali previsti dalla finanziaria.   L’indagine del servizio politiche territoriale Uil ha analizzato il costo dell’imposta comunale sugli immobili nelle 104 citta’ capoluogo di provincia. Tra i capoluoghi di regione, Bologna e’ la citta’ piu’ cara con un prelievo di 592,10 euro l’anno; seguono Milano con 533,20 euro e Roma con 521,15 euro. La citta’ dove si paga di meno e’ Cagliari (59,95 euro).Tra le citta’ medie e piccole, e’ Rimini a far registrare l’imposta piu’ alta con 640 euro, mentre Reggio Calabria e’ la citta’ dove l’Ici pesa di meno, con 39,80 euro annui.   ”L’aliquota media applicata per l’abitazione principale – spiega il segretario confederale Guglielmo Loy – e’ del 5,07 per mille, mentre e’ del 6,6 per mille l’aliquota ordinaria”. Sulla base della ricerca, il gettito totale dei Comuni  italiani, nel 2005, e’ di 10,9 miliardi di euro, di cui la meta’ sono stati pagati con l’acconto di giugno.   ”Con il taglio degli stanziamenti verso la periferia operato negli ultimi anni dallo Stato centrale, gli enti locali, a corto di risorse, si sono rivalsi sui cittadini spremendoli con le imposte locali. E la situazione non migliora per il prossimo anno”. Infatti, sulla base dei tagli previsti dalla finanziaria 2006, pari a 3,1 miliardi di euro, e i 300 milioni di euro che derivano dall’esenzione Ici degli immobili religiosi, secondo Loy ci sara’ un ulteriore aumento della tassazione degli immobili. ”Tutto cio’ non e’ piu’ sopportabile per i bilanci familiari, specie dei lavoratori dipendenti e pensionati”,  sottolinea il dirigente sindacale, spiegando che sono ”queste sono le motivazioni che hanno indotto Uil, Cgil e Cisl a

proclamare lo sciopero generale il 25 novembre”. (ANSA).