RADICALI ROMA

Espressonline – Ciclo rifiuti 'trasparente'. Da Roma la svolta per evitare nuove 'terre dei fuochi'?

Parole d’ordine “trasparenza” e “tracciabilità”. Non ci occupiamo di import export di prodotti alimentari ma di un’interessante svolta normativa che, da Roma, potrebbe essere guardata con interesse anche presso altre latitudini. Parliamo di rifiuti e della nuova anagrafe pubblica che è allo studio del Comune di Roma Capitale.

Si tratta di un primo passo per risolvere l’emergenza spazzatura che, contrariamente a quanto pensa la vulgata, riguarda non solo Napoli o Palermo ma anche la Città Eterna. Onde evitare che tra discariche stracolme e interessi illeciti a cui ormai la Campania sta stretta (spazio per occultare rifiuti quasi non ce n’è più) si possa giungere a una situazione anche lontanamente paragonabile a quella napoletana e casertana, la commissione Ambiente del Comune di Roma ha approvato il documento presentato da Riccardo Magi.

Radicale eletto in consiglio comunale grazie all’inclusione in una lista civica, Magi ha così spiegato attraverso una nota l’importanza di questo primo passo verso l’apporovazione definitiva di un testo che, magari riadattato, potrebbe costituire un valido spunto anche per altre amministrazioni: “Il nostro articolato ha come scopo quello di rendere pubblici e consultabili i dati dell’intera filiera, con particolare attenzione agli impianti di incenerimento/gassificazione, agli impianti di trattamento, alle discariche e alle questioni economiche che sono dietro l’intero ciclo. Una vera rivoluzione incentrata sulla trasparenza, su una materia che fino ad oggi è stata a dir poco opaca.” Le cause, evidentemente, sono da attribuire sia a settori del potere pubblico che a imprese private, le quali co-gestiscono le attività di raccolta e smaltimento.

L’idea di Magi, di Massimiliano Iervolino, di Paolo Izzo (due politici/scrittori napoletani trapiantati a Roma, il primo autore del volume “Rifiuto del Sud”) e dei radicali romani sembra piacere anche all’assessore all’Ambiente della giunta capitolina, Estella Marino, che ha auspicato una rapida approvazione definitiva del testo affinché sia possibile avere un quadro chiaro di come vengono gestiti i rifiuti a Roma. Come dire, se vuoi combattere un nemico devi per prima cosa conoscerne i connotati. Una proposta pratica, dunque, che (seppur non sufficiente da sola) è a disposizione di tutte quelle realtà del Sud dove la vicenda rifiuti è ancora vissuta come una sorta di zona grigia, dove tutti gli illeciti fanno la fine dei fusti pieni di scorie: seppelliti sotto svariati metri di terra.

Fabrizio Ferrante