RADICALI ROMA

Finanza locale/Comune di Roma. Iervolino: “ Anche a Roma la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali è la strada da seguire”.

“ Mi convince molto la proposta del “tavolo dei volenterosi” in materia di finanza locale, ben venga l’introduzione di un criterio premiale per gli enti locali che dimostrino di liberalizzare e privatizzare i servizi pubblici locali. Il dibattito potrebbe partire dal suggerimento contenuto nel report “convincere i riottosi” a cura dell’ Istituto Bruno Leoni, Adam Smith Society e Nexus. La questione “ex-municipalizzate” riguarda molto da vicino Roma, infatti il Campidoglio possiede partecipazioni sia nei tradizionali settori delle utilites, quali acqua, energia, igiene ambientale e trasporti, ma a differenza di altre città, la Capitale ha partecipazioni anche in società che operano in settori in cui solitamente i Comuni non si cimentano: assicurazioni, latte, musica, immobiliare e servizi alla cultura. Complessivamente sono circa 20 aziende ed il Comune nella maggior parte dei casi è l’unico proprietario o ne detiene comunque il controllo. Il capitale sociale di tutte queste aziende si aggira intorno ai 2 miliardi di Euro La rivoluzione sulle utilites potrebbe essere una grande opportunità per il Comune di Roma, offrirebbe ai cittadini servizi migliori a tariffe più basse e permetterebbe di avere minori spese correnti. Questa è una delle riforme strutturali di lunga durata che consentirebbe al Campidoglio una maggiore politica degli investimenti, una forte diminuzione delle spese correnti (si pensi che solamente nel settore dei trasporti, la spesa corrente del Comune di Roma, per il solo 2005, è di 600 milioni di Euro) e un respiro maggiore sul deficit comunale.. Detto questo la domanda è d’obbligo: c’è anche a Roma qualche volenteroso con cui discuterne?”.