RADICALI ROMA

Gay: Pessimo segnale arrivare al Gay Pride senza approvazione unioni civili. Significa che manca volontà politica maggioranza

Contro omofobia servono atti concreti dalle istituzioni come approvazione delibera su unioni civili. Chiedo immediata calendarizzazione della delibera di iniziativa popolare depositata nel 2012 con le firme di migliaia di romani. Chi ha problemi con questo provvedimento si assuma responsabilità di votare contro
L’annuncio dello slittamento della discussione e del voto sulle unioni civili appare sorprendente e grave. In nessuna riunione di maggioranza si è mai discusso di uno slittamento, tantomeno siamo stati consultati come firmatari della delibera. Quel testo è il frutto del lavoro fatto nei mesi scorsi dal sottoscritto insieme ai colleghi della maggioranza Imma Battaglia, Svetlana Celli, Giulia Tempesta e Virginia Raggi del M5s, in un clima positivo di collaborazione e condivisione allargato anche a parte dell’opposizione. L’impegno di votarla nella settimane del 17 maggio è stato più volte ribadito, nei mesi scorsi e ancora ieri, da esponenti della stessa maggioranza.
Questo testo è stato scritto partendo dalla delibera di iniziativa popolare depositata in Campidoglio esattamente il 17 maggio 2012, nella Giornata  internazionale contro l’omofobia e la transfobia, quando depositammo le firme di oltre 8 mila romani raccolte da noi Radicali Roma, dall’associazione Radicale Certi Diritti e da tutto l’associazionismo Lgbt romano. Delibera mai calendarizzata nè nell’utlimo anno della scorsa consiliatura nè nel primo dell’attuale in violazione dello Statuto che prescrive la discussione entro sei mesi dal deposito delle firme. Chiedo l’immediata calendarizzazione di quella e delle altre delibere popolari (come quella per il registro dei testamenti biologici) che il Presidente dell’Assemblea Capitoliina ha l’obbligo di calendarizzare in base allo statuto e alla legge nazionale. Non è nella discrezionalità del presidente nè dei capigruppo ritardare ancora questo atto dovuto. Chi ha problemi con le unioni civili, così come con altri temi “etici” , si assumerà la responsabilità di votare contro questi provvedimenti ma non può reiterare la violazione dello Statuto e della legge.