RADICALI ROMA

"Gigli dovrebbe dimettersi da consigliere regionale"

Vedo che il giovane segretario cerca davvero con insistenza di convincermi che Nando Gigli, da poco passato all’Udc, non ne sia già diventato il padrone assoluto. Se davvero così è, la cosa non può farmi che piacere.

Che però sia sulla buona strada per diventarlo mi sembra evidente visto che, cosa di cui prendo atto ma che apprendo solo adesso, l’onorevole, sebbene da poche settimane nell’Udc, è stato già ufficialmente insignito dell’incarico di portavoce del gruppo consiliare, il quale evidentemente lo aspettava con ansia… Comunque, quello che trovo più interessante nella missiva del giovane sono i suoi consigli a lasciar perdere il nuovo entrante, dal momento che i miei interventi sarebbero “sbagliati”.

Ora, capisco che il ragazzo si senta in dovere, dall’alto della sua lunga esperienza, di indicarmi la retta via, ma ritengo ugualmente di dovergli ricordare quali siano i doveri di un politico e di un amministratore. Dalla mia esperienza, che dura ormai da oltre 15 anni, posso dire che chi fa politica ha il compito di lavorare per i cittadini, come anch’egli dice, mettendo però l’interesse collettivo al di sopra di quello personale, e comportandosi sempre con lealtà e correttezza nei loro confronti. Quest’ultimo concetto lo ha, involontariamente o forse furbescamente, dimenticato.

Detto ciò, ben si comprende allora come può essere inquadrato il comportamento di Gigli, eletto consigliere regionale nel 2000, parlamentare nel 2001 e confermato nuovamente alla Regione quest’anno sempre grazie a Forza Italia e alla fiducia di cui gli elettori del mio partito avevano voluto onorarlo.

L’onorevole, anziché mostrare lealtà e coerenza verso un partito che lo ha sempre sostenuto e verso gli stessi viterbesi che lo hanno votato, ha messo invece in atto, volontariamente, un piano degno delle più argute menti diaboliche per cercare di distruggere il mio partito e passare altrove, alla ricerca di nuovi.

Ecco allora che ha fatto candidare suo fratello alle elezioni provinciali, in una lista avversaria del nostro candidato Francesco Battistoni, e, successivamente, ha saltato il fosso cercando di convincere più eletti possibili a diventare transfughi anche loro.

E’ stato in questo modo che Nando Gigli, dopo aver preso tutto ciò che poteva dal tavolo di Forza Italia, si è accomodato a quello dell’Udc, sperando in nuove e succulente pietanze.

Ebbene, questo non mi sembra un comportamento politicamente encomiabile, né mi pare rispecchi quella lealtà e quella correttezza verso i cittadini cui, come dicevo prima, un buon politico deve sempre ed indiscutibilmente improntare il proprio comportamento.

E i cittadini, mi spiace se il giovane segretario non è d’accordo, hanno il diritto di sapere e far valere poi il tutto in sede elettorale, cosa che di certo avverrà con Gigli, il quale, se avesse coraggio, dimostrerebbe coerenza dimettendosi da consigliere regionale e comunale, seggi che appartengono di diritto a Forza Italia.

Il commissario provinciale di Forza Italia
Antonello Iannarilli