RADICALI ROMA

«I credenti non hanno voglia di crociate»

  «Mi sembra che il Papa abbia un tratto leninista: una minoranza compatta che cerca di trasmutarsi in avanguardia». Daniele Capezzone della Rosa nel Pugno non usa mezzi termini. E’ diretto e netto il suo attacco a Benedetto XI e alla Chiesa. Come già fece, d’altra parte, per il referendum sulla fecondazione assistita.

 

Il Vaticano, oggi con il presidente della Cei, Bagnasco, giudica «inaccettabili i Dico». E’ cambiata molto la linea della Chiesa con Papa Ratzinger?
«La linea leninista del Papa oltre ad essere illiberale è anche perdente. Perchè non mi pare che la grande maggioranza dei credenti abbia voglia di crociate. Il problema però è la politica sia a destra che a sinistra che subisce questa impostazione. Diamo uno sguardo alle destre occidentali: Aznar è stato il primo a introdurre i pacs; Sarkozy è a favore; l’americano Giuliani ha posizioni avanzatissime. Non capisco perchè la destra italiana debba schiacciarsi su posizioni reazionarie. La cosa più grave, però, l’ha fatta Prodi e il governo. Riepilogo: qualche mese fa c’erano alla Camera iniziative parlamentari. Il governo fermò tutto e presentò un ddl. Era chiaro che sarebbe stato un compromesso al ribasso come è successo. Non solo, l’hanno messo sul binario morto del Senato. Poi lo hanno tolto dalle 12 priorità. Infine Prodi si è smarcato. Situazione fantozziana: non solo la dà vinta al Vaticano, ma continua a prendere schiaffi dalle gerarchie ecclesiastiche».

 

Molti nella Margherita sono in imbarazzo. Tanto che al Family day c’è chi nel centrosinistra vorrebbe andare.
«Voglio lanciare un appello a Rutelli che è in un momento della sua vita politica in cui deve scegliere: scelga di divincolarsi dalla linea clericale di questi ultimi due anni che non gli ha giovato. Poi temo che abbiano commesso una gaffe scegliendo la data del 12 maggio per la manifestazione visto che è l’anniversario del referendum sul divorzio. Oggi c’è qualcuno sia a destra che a sinistra che gareggia nel bacio alla sacra pantofola. Mi auguro che Berlusconi e Rutelli decidano una svolta e la fine di questa ricreazione oscurantista».