RADICALI ROMA

Ici e Tari: ecco il piano sgravi del Campidoglio

Il Campidoglio toglie, il Campidoglio dà. E molte famiglie romane tirano un sospiro di sollievo. L’aumento dello 0,3% di addizionale Irpef, deciso a gennaio nella Manovra di bilancio 2007, riceve dunque la sua contropartita in un sistema di agevolazioni Ici e Tari pari a 35milioni di euro che “ha richiesto un mese di lavoro”, spiega l’assessore capitolino al Bilancio Marco Causi, e che rappresenta “la più grande operazione di redistribuzione fiscale degli ultimi anni”, aggiunge il sindaco Veltroni.

Il piano, frutto dell’accordo siglato proprio oggi dalla giunta con tutte le parti sociali e le realtà associative che hanno aderito al “Progetto di Roma”, rappresenta un vero e proprio aggiustamento della Finanziaria comunale in favore degli strati sociali più deboli. Ben 325mila famiglie, circa un terzo del totale, avranno diritto a sgravi Ici se proprietarie di casa o pagheranno meno tassa sui rifiuti se non proprietarie. Si calcola che esenzioni e agevolazioni per l’Imposta sugli immobili riguarderanno 170mila nuclei (il 36% di quelli che possiedono la casa di residenza, 70mila esenti e 100mila con lo sconto), mentre le riduzioni Tari allieteranno 155mila famiglie, pari al 52% di quelle che non posseggono le case in cui vivono (65mila esenti, 90mila con la detrazione). In soldoni, dei 105 euro di esborso in più legati al rincaro Irpef, il nuovo piano sgravi ne restituirà 90 (per le esenzioni il beneficio medio è di 380 euro sul fronte Ici e 220 euro su quello Tari).

“Un sistema di redistribuzione concertato, equo e progressivo – si inorgoglisce Causi – Un altro contributo del ‘Modello Roma’ al Paese, un’operazione che arriva dopo un mese di forti discussioni a livello nazionale sul fisco locale. Il più massiccio programma di esenzioni mai attuato da una grande città”. La correzione è stata messa a punto con il bilancino dopo una revisione meticolosa dei criteri Isee per il calcolo del fabbisogno sociale dei nuclei familiari. Il cosiddetto Indicatore della situazione economica equivalente, infatti, non valuta in modo secco il livello di reddito, ma incrocia la consistenza numerica e la composizione della famiglia con le sue condizioni reddituali. Causi fa il professore di economia: “Abbiamo delineato due soglie Isee: la prima, che è l’estensione della vigente, e una seconda. Sotto la vecchia soglia rientravano 90mila nuclei, adesso sono 135mila: questi saranno totalmente esenti dall’Ici o dalla Tari. Entro il secondo tetto invece ci sono altre 195mila famiglie: per loro scatta la detrazione di 90 euro sull’una o sull’altra tassa”.

I parametri di valutazione dell’Isee, inoltre, diventano più flessibili in relazione ad alcune situazioni familiari. “I meccanismi di detrazione (ben 7000mila euro tolti dal reddito per il calcolo dell’Indicatore) scattano per chi vive in affitto – aggiunge Causi – per i nuclei di giovani al di sotto dei 30 anni, per le famiglie composte da pensionati e per il singolo capofamiglia, soprattutto donne, con figli a carico. E si tratta di 40mila casi nell’ambito dei 195mila già citati”. Un occhio di riguardo è riservato ai nuclei incapienti. “Sono 48mila famiglie che già con il vecchio sistema non pagavano Ici e Tari – chiude l’assessore – Circa 40mila di esse non sono toccate nemmeno dall’Irpef perché stanno dentro la ‘no-tax area’. Ma le altre 8mila sarebbero comunque colpite dalla nostra addizionale (che tra l’altro non è progressiva, ndr). Siccome non pagano le imposte comunali, si trattava di far arrivare loro in ogni caso il benefico effetto del nuovo sistema di agevolazioni. Ci riusciremo tramite altri sistemi, magari con sgravi sulle bollette o al limite con un assegno da 90 euro inviato a casa”. La Tari, infine, sta per subire un nuovo rincaro, ma ulteriori abbattimenti – pari a 2milioni di euro – saranno previsti per chi favorirà la raccolta differenziata.

Soddisfatti anche i sindacati. Parla per tutti il segretario regionale Cgil Walter Schiavella: “Sono soldi restituiti ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Finalmente un accordo fatto con la concertazione concreta: un fatto raro di questi tempi”. Nasce inoltre un Osservatorio, cui prendono parte tutti i firmatari dell’intesa, pensato per valutare nel tempo i criteri di agevolazione. Il piano di esenzioni passerà in giunta lunedì sera e dovrebbe essere approvato dal Consiglio comunale entro marzo.