Il vagone della metropolitana linea A che si è scontrato il 17 ottobre con un’altra vettura alla stazione Vittorio Emanuele provocando il ferimento di centinaia di persone e la morte di Alessandra Lisi, una giovane ricercatrice universitaria, viaggiava ad una velocità eccessiva. Il dato emerge dall’analisi della “scatola nera” del convoglio effettuato dalla Procura di Roma. Il treno viaggiava ad una velocità di 15 chilometri orari, troppi per il cosiddetto “rosso permissivo”, ovvero il segnale di stop che la vettra avrebbe incontrato sul suo percorso.
Il dato emerge dall’analisi della “scatola nera” del convoglio effettuato dalla Procura di Roma. L’ipotesi di una velocita’ superiore ai 15 chilometri orari sarebbe emersa dall’analisi di un diagramma, un primo elemento che sarebbe stato raccolto dai tecnici che servira’ alla valutazione della velocita’ complessiva del convoglio stesso.
La notizia dovrà essere confermata dalla perizia del consulente nominato dalle parti, che si avrà fra circa 90 giorni.
Per ora l’unico indagato per la vicenda è il macchinista del convoglio, Angelo Tomei.