RADICALI ROMA

Il Fatto Quotidiano – Cie, la tortura di Stato continua in silenzio

La notizia che altri tredici migranti abbiano deciso di cucirsi la bocca all’interno del Cie di Ponte Galeria a Roma, ripetendo un estremo gesto di protesta già avvenuto solo un mese fa, deve far tornare a riflettere le istituzioni sull’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento. Anche quella che i tredici nordafricani, incolpevoli di alcun reato e in attesa dell’autorizzazione all’asilo politico, si sono oggi come ieri autoinflitti, impedendosi di parlare e di nutrirsi con questa sconvolgente azione, è ravvisabile come una forma di tortura da parte dello Stato, che dovrebbe invece scongiurare e prevenire quelle che sono mere conseguenze dei propri abusi e delle proprie negligenze. Inoltre, anche a Roma, per l’inadempienza dei responsabili della struttura e per le condizioni inumane e degradanti in cui si trovano i suoi cosiddetti ospiti, sarebbe opportuna l’immediata chiusura del Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, proprio come a Torino hanno chiesto, con una mozione al governo, esponenti di Sel e Pd al Consiglio comunale di Torino, auspicando la chiusura del Cie di corso Brunelleschi, analogo a quello romano per le torture che vengono perpetrate ai migranti.

Paolo Izzo