RADICALI ROMA

Il Manifesto – L'agenda Fortuna-Welby

Con­gresso Mon­diale per la libertà di ricerca scien­ti­fica Andrea Bog­gio ha pre­sen­tato l’Indice della libertà di ricerca e auto­de­ter­mi­na­zione che mostra come l’Italia si trovi tra Bra­sile e Croa­zia al 35° posto della clas­si­fica. Nell’indicatore della libertà sul fine vita, l’Italia si aggiu­dica il 25° posto in una gra­dua­to­ria di 35 paesi, come Cina e Yemen.

Il 18 marzo Gior­gio Napo­li­tano ha inviato una let­tera aperta a Carlo Troilo, con­si­gliere dell’Associazione Luca Coscioni, in cui ha riba­dito, come nel 2006 rispon­dendo a Pier­gior­gio Welby, che «il Par­la­mento non dovrebbe igno­rare il tema delle scelte di fine vita» aprendo così qual­che spi­ra­glio sui media. Dalla Com­mis­sione Affari sociali alla Camera si sono levate le voci di Patriarca (Pd) dispo­ni­bile a par­lare di testa­mento bio­lo­gico «ma senza sfo­ciare nell’eutanasia» e di Binetti (PI) che parla di «rifiuto della vita». Nella Capi­gruppo, la pre­si­dente della Camera Bol­drini ha sot­to­po­sto il tema alle forze poli­ti­che «per le valu­ta­zioni che riter­ranno di dover fare». Se nel Pd e in Forza Ita­lia, così come tra M5S, Lega, Sel e Scelta Civica, non man­cano sin­goli par­la­men­tari favo­re­voli, nes­suno ha finora avuto la forza di calen­da­riz­zare il dibat­tito. Galan (Fi) si dice con­vinto che a bloc­care il dibat­tito ci sia «il patto che sor­regge il governo, un accordo tra Renzi e Alfano sul fatto che que­sta roba non si affronti proprio».

L’attesa. I 78.821 fir­ma­tari della pro­po­sta di legge popo­lare per l’eutanasia legale aspet­tano una rispo­sta da 212 giorni. Il pre­si­dente della Repub­blica da 26 giorni.

*Asso­cia­zione Luca Coscioni — www​.euta​na​sia​le​gale​.it