RADICALI ROMA

Il Messaggero – Alemanno: niente speculazioni, Bindi: ha fallito su tutta la linea

 

Pag. 11 – «Sgomberare l’edificio di via Villini ed espellere i 70 somali che ci vivono». Subito dopo la riunione in Prefettura con il prefetto Giuseppe Pecoraro, il questore Francesco Tagliente e il comandante provinciale dei carabinieri, Maurizio Mezzavilla, il sindaco Gianni Alemanno ha voluto chiarire la linea deln Campidoglio. «Questi 70 somali – ha detto il primo cittadino – hanno la qualifica di rifugiati ma neanche l’ambasciatore ha un buon giudizio di loro, facevano dei traffici illegali. L’edificio era stato già sgomberato il 12 novembre, ma è stato rioccupato».

Negli ultimi dieci giorni sono stati tre gli stupri registrati in zone centrali della Capitale, ma il sindaco sottolinea: «Non è un problema di controllo del territorio né di sicurezza urbana, ma di luoghi occupati dove avvengono reati sui quali non si può più chiudere un occhio in nome dei rifugiati politici. Quindi questo caso è diverso dalle altre violenze, perché è avvenuto in un luogo chiuso e non in strada. Mettere insieme questi episodi è forzato». Le parole del sindaco non hanno placato la polemica politica. «Ora basta! In pochi giorni a Roma un nuovo gravissimo episodio su una giovane donna. Ancora una volta la capitale si rivela una città percorsa da una inaccettabile ostilità alla libertà e dignità femminile. E l’8 marzo ci mobiliteremo anche per questo» ha affermato Rosi Bindi, presidente dell’Assemblea Nazionale del Pd. «Il sindaco Alemanno – ha aggiunto – ha fallito su tutta la linea: hanno lavorato solo per se stessi, abbandonando le famiglie e i cittadini ai loro problemi e dimenticando i bisogni veri della capitale». «C`è ormai una questione sicurezza per la donne della Capitale» ha aggiunto Anna Finocchiaro. Chiede di non «strumentalizzare» la violenza e parla di una campagna di sensibilizzazione per le donne, il delegato del sindaco di Roma per le Pari opportunità, Lavinia Mennuni che annuncia per l’8 marzo una mobilitazione istituzionale in Campidoglio per dire no alla violenza sulle donne, una fiaccolata bipartisan e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione affinché le donne sappiano ad esempio che i tassisti sono tenuti ad attendere il loro ingresso nei portoni e a fare lo sconto del 10% se viaggiano sole.

Dicono no alle strumentalizzazioni Renata polverini, presidente della Regione Lazio e il senatore del Pdl Mauro Cutrufo, vicesindaco di Roma. «Una città senza solidarietà è una città violenta» ha aggiunto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Chiedono di distinguere tra «colpevoli e rifugiati politici» Rita Bernardini, deputata Radicale nel gruppo Pd, e Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma, mentre Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio considera «aberrante che dei rifugiati politici si siano trasformati in carnefici» e propone che «lo stabile occupato e tutti gli altri che si trovano in condizioni simili siano riportati immediatamente alla legalità e restituiti alla città». «Nessuna deportazione di gruppo, ma una ricerca e una dura condanna delle responsabilità individuali» hanno chiesto Marco Pacciotti, coordinatore Forum immigrazione, e Amedeo Piva, vice segretario Pd Roma.