RADICALI ROMA

il Messaggero – Comune, stretta sulle municipalizzate

 

Cronaca di Roma, pag. 43, di Michela Giachetta e Fabio Rossi – Se non una vera rivoluzione, un deciso cambio di passo. Ignazio Marino vuole dare un segnale forte sulla governante delle municipalizzate, nell’intervento che farà oggi pomeriggio in aula Giulio Cesare. Con il commissariamento di Assicurazioni di Roma ma, soprattutto, con messaggi da lanciare in direzione delle altre aziende capitoline, Ama in testa. Il consiglio comunale straordinario è stato convocato ad horas, senza fornire dettagli sul contenuto delle comunicazioni annunciate dal sindaco, provocando l’irritazione dei capigruppo di opposizione e qualche imbarazzo in quelli di maggioranza. Ma, cortesia istituzionale a parte, la seduta di oggi vuole essere un’occasione, per Marino, per far intravedere quella discontinuità, nella gestione delle municipalizzate, che la maggioranza gli chiede dal giorno del suo insediamento a Palazzo Senatorio. Se la svolta al vertice di Assicurazioni è scontata, più difficile sarà rimuovere Franco Panzironi dal vertice di Multiservizi. La sua nomina risale al 2011, quando il Campidoglio aveva già ceduto ad Ama il suo pacchetto azionario: quindi solo l’azienda potrebbe avviare la procedura per l’avvicendamento, concordandola con gli altri soci. Al vertice di Ama resta peraltro un uomo di centrodestra, Piergiorgio Benvenuti, forte di un mandato che scadrebbe, con tutto il consiglio di amministrazione, a febbraio del 2014, con l’approvazione del bilancio di quest’anno. Qui l’unica possibilità, per il Comune, sarebbe far dimettere un consigliere di amministrazione e puntare a eleggere un nuovo amministratore delegato: l’ultimo, Salvatore Cappello, si è dimesso esattamente un anno fa. Ma la discontinuità di Marino dovrà misurarsi anche con i bilanci in profondo rosso delle aziende. Un problema che riguarda soprattutto l’Atac recentemente affidata a Danilo Broggi, con l’obiettivo di imprimere una cura da cavallo all’azienda di via Prenestina e tentare di salvarla dal fallimento. Con, sullo sfondo, la possibilità di creare quella holding capitolina invisa però a diversi settori del centrosinistra romano.

LE COMMISSIONI SPECIALI
Intanto è stato raggiunto l’accordo – che oggi sarà ratificato con l’approvazione di due delibere firmate da tutti i capigruppo – con quattro commissioni speciali da affidare a un esponente di maggioranza, altre quattro a un consigliere di opposizione, per un totale di otto. Di queste, due sono fisse, previste dallo Statuto: una su Roma Capitale, con competenze ampliate, il cui presidente molto probabilmente sarà Gianni Paris (Pd), e quella sulla Trasparenza che per regolamento andrà all’opposizione (il presidente sarà Giovanni Quarzo). Le altre sei per ora avranno un mandato di 12 mesi, senza oneri aggiuntivi per l’amministrazione. È prevista una commissione speciale su disagio sociale e lavoro sommerso, il cui presidente potrebbe essere Gianni Alemanno. Fra le fila dell’opposizione, nonostante l’accordo raggiunto con la maggioranza, serpeggia malumore, perché, spiegano, «c’era stato un accordo informale che prevedeva l’assegnazione all’ex sindaco della commissione sulle Riforme di Roma Capitale». Una commissione sulle riforme ci sarà, ma legata, più in generale, all’amministrazione capitolina: andrà a un esponente del Movimento 5 Stelle, Daniele Frongia. Un organo ad hoc si occuperà di imprese e tutela dei consumatori, guidato da Alessandro Onorato della Lista Marchini.

LA MAGGIORANZA
Sul fronte del centrosinistra, fra le nuove commissioni c’è quella su «nuove tecnologie, smart cities e beni comuni», che potrebbe essere guidata da Imma Battaglia (Sel). E poi ancora, una commissione dedicata alla Metro C, che sarà affidata a Maurizio Policastro, Pd. A Riccardo Magi, radicale eletto nella Civica per Marino, potrebbe infine andare la presidenza della commissione su carceri, diritti civili, antimafia e lotta alla criminalità. L’accordo sulle commissioni può essere il primo passo di una rivisitazione dei regolamenti comunali, su cui è al lavoro il presidente dell`assemblea capitolina Mirko Coratti.