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Il Messaggero (ed. Roma) – Unioni civili a Roma, domani la delibera: «Un mese per l'ok»

di Lorenzo De Cicco
La delibera sul registro delle unioni civili approderà in Assemblea Capitolina nella seduta di domani. Dopo nove mesi di stop&go, il provvedimento è stato calendarizzato ieri, anche se visto l’ordine dei lavori non è sicuro che la discussione in Aula inizi questa settimana. Resta il dato politico che porta il Pd a rivendicare il risultato e l’esponente di Sel, Imma Battaglia, storica attivista del mondo Lgbt, a parlare di un «fatto storico».

L’ITER
La proposta di delibera sottoscritta dal centrosinistra insieme al Movimento 5 Stelle aveva incassato il primo via libera dalle commissioni competenti a gennaio per poi rimanere parcheggiata negli uffici di Palazzo Senatorio per quasi nove mesi, tra decelerazioni, provvedimenti considerati più urgenti e attriti all’interno della maggioranza.

Il sindaco Marino è sempre stato a favore del registro delle unioni gay, tanto da inserirlo ai primi punti del suo programma elettorale alle comunali del 2013, promettendo di approvarlo addirittura «entro i primi 100 giorni di mandato». Poi però ha dovuto confrontarsi con un Partito democratico diviso al suo interno. Tanto che gli alleati Sel si erano spinti a chiedere sul tema una verifica di maggioranza. Ma ora i dem, per voce del capogruppo Francesco D’Ausilio e della vice capogruppo Giulia Tempesta, rivendicano: «Il Pd ha chiesto e ottenuto, nel corso della conferenza dei capigruppo, l’iscrizione all’ordine dei lavori della delibera sull’istituzione del registro per le unioni civili». Anche se la proposta di delibera alla fine sarà di iniziativa consiliare, è un fatto che Ignazio Marino sulle unioni civili ci abbia messo la faccia.

Non solo quest’anno il primo cittadino ha partecipato all’ultimo Gay Pride in fascia tricolore, ma poco dopo, dal palco del Gay Village, ha promesso: «L’anno prossimo quando torneremo qui non dobbiamo più parlare del registro delle unioni civili, le unioni civili dobbiamo già averle». E pochi giorni fa ha annunciato di essere pronto a regolarizzare i matrimoni di etero e gay contratti all’estero.

I TEMPI
In serata, intanto la prima firmataria della delibera Imma Battaglia, storica attivista per i diritti gay, che aveva minacciato di «uscire dalla maggioranza» se il provvedimento non fosse stato calendarizzato, ha annunciato: «Mi candido ad essere la prima a registrare l’unione con la mia compagna in Campidoglio davanti al sindaco». Mentre Riccardo Magi, radicale della lista civica Marino ha parlato dei tempi di approvazione: «Trascorrerà almeno un mese prima che si arrivi alla votazione, però questa è comunque una giornata importante». Ieri intanto il Registro è stato approvato dal IX Municipio.