RADICALI ROMA

Il Messaggero – Farmacie, il piano del Campidoglio: nove in vendita da Corviale al Tufello

di Fabio Rossi

Nove farmacie, in gran parte in periferia. Con ricavi molto bassi, affitti spesso fuori mercato e una gestione da reimpostare per cancellare quelle perdite che, negli ultimi anni, hanno mandato in rosso fisso il bilancio di Farmacap. Sono quelle inserite nel piano di cessione del 20 per cento delle farmacie comunali (43 in tutto) che è allo studio in Campidoglio nell`ambito delle misure da inserire nel piano di rientro triennale dal debito, previsto dal decreto Salva Roma. Nella lista, ancora provvisoria, ci sono quelle di Castel Giubileo, Tufello, Selva Candida, Tor Bella Monaca, Ponte Mammolo, Corviale, Trullo, Centocelle e Colli Albani. Tutto ciò in attesa che la giunta trovi la quadra con la sua maggioranza, che sul tema ha opinioni molto differenziate.

I DEBITI
Ma il risanamento strutturale del Campidoglio deve comprendere necessariamente anche le aziende: e per Farmacap l`amministrazione comunale è dovuta recentemente intervenire per ripianare un debito prossimo ai 20 milioni, nonostante l`azienda si occupi di un settore commerciale solitamente redditizio. Giusto un mese fa l`assemblea capitolina ha approvato la delibera che ha approvato i bilanci 2010-2011-2012 di Farmacap, portando nelle casse liquidità per 15 milioni.  «Credo che la vendita di alcune farmacie sia la soluzione più valida: non tanto per i soldi che si potranno incassare, quanto per il risparmio che si otterrebbe, vista la gestione deficitaria degli ultimi anni», argomenta il radicale Riccardo Magi, consigliere comunale della Lista civica per Marino. «Si potrebbe pensare a bandi per cedere le farmacie a giovani farmacisti ipotizza Magi – stimolando così anche l`imprenditoria giovanile». Un recente dossier dei radicali ha puntato il dito contro sprechi e inefficienze che partono già dall`affitto dei locali. I costi delle locazioni sono particolarmente alti soprattutto nelle zone periferiche: come nei casi di Torraccio di Torrenova (circa 108 mila euro annui), Selva Candida (106 mila) o Divisione Torino (172 mila), «dove i costi per i locali adibiti a farmacie raggiungono anche cifre superiori a quelle corrisposte per l`affitto di un locale in corso Vittorio Emanuele». Il totale del costo degli affitti, compreso quello della direzione, ammonta a circa 2 milioni di euro annui.

LA PRIVATIZZAZIONE
L`altra ipotesi in campo è quella di trasformare l`azienda speciale in società per azioni e di metterne una parte sul mercato: una soluzione contenuta nella proposta di delibera presentata in consiglio comunale da Mino Dinoi (gruppo misto), che prevede una «gara a evidenza pubblica per la collocazione del 40 per cento del capitale». Secondo Dinoi, «è necessario un piano generale che comprenda le gestione di tutte le aziende partecipate, magari da raggruppare nel vecchio progetto della holding capitolina: con un principio sano di coinvolgimento dei privati, che attualmente sono gli unici a poter anche garantire investimenti». La soluzione, in ogni caso, andrà trovata in meno di tre mesi. L`assessore capitolino al bilancio Daniela Morgante è favorevole alla privatizzazione, ma dovrà superare forti resistenze nella sua maggioranza, da Sel a parte del Pd.