RADICALI ROMA

Il Messaggero – Malagrotta: Ama risarcisca Colari

Cronaca di Roma, pag. 37 – Ama dovrà rimborsare a Colari circa 80 milioni di euro per la gestione post mortem trentennale della discarica di Malagrotta. Così ha deciso la corte d`appello di Roma che ha confermato quanto stabilito nell`arbitrato dell`8 febbraio 2012. Dunque l`imprenditore Manlio Ceroni, travolto da un`inchiesta giudiziaria per associazione a delinquere finalizzata al traffico dei rifiuti, segna un punto a proprio favore in una partita che però è tutt`altro che conclusa. L`azienda capitolina infatti è pronta «ad appellarsi in Cassazione». Questa sentenza però potrebbe avere subito effetti nefasti sui conti di Ama e quindi del Campidoglio. Anche perché c`è sempre un altro arbitrato in attesa di responso, e questa volta è legato a un risarcimento da 900 milioni di euro che il ras dei rifiuti pretende per gli investimenti legati ai due impianti Tmb, ora al centro di un`interdittiva della Procura, tamponata per da un`ordinanza del sindaco che scade il 21 maggio.

LA STORIA
E se da una parte il Governo sta cercando di correre ai ripari per evitare un` emergenza rifiuti a Roma, il contenzioso giudiziario-economico tra Ama e il Supremo si arricchisce con questa sentenza di un`altra puntata. Dei circa 78 milioni che l`azienda capitolina dovrà riconoscere a Colari, la stragrande maggioranza sono per il rimborso dei maggiori oneri connessi all`obbligo della società del Supremo di assicurare la gestione post operativa della discarica di Malagrotta per almeno 30 anni anziché per 10. Secondo Ama, invece, il prolungamento della gestione della discarica ha creato un credito per l`azienda, tanto che alla corte aveva richiesto di «accertare gli importi corrisposti, anche in conseguenza del prolungamento della gestione della discarica da Ama a Colari».
Ecco per l`azienda è un «danno ingiustificato». Al punto che il presidente e ad Daniele Fortini rilancia: «Se sul piano giuridico-formale la sentenza è comprensibile, resta il fatto che dal 2005 fino al 2013, abbiamo versato ulteriori 144 milioni di euro, come somme per la sola gestione trentennale, post-chiusura». Somme già di gran lunga superiori rispetto ai costi stimati, dai periti dell`arbitrato, in circa 102 milioni di euro. Per Fortini, concedere a Cerroni «ulteriori 78 milioni di euro significherebbe dunque pagare il doppio dei costi, cioè 222 milioni di euro in luogo dei 102 milioni stimati da perizia giurata». Una linea che collima con quella del Campidoglio. Nei giorni scorsi l`assessore all`Ambiente Estella Marino ha detto: Colari ha sempre percepito anche la parte destinata alla gestione post mortem anzi deve essere la società a rilasciare una garanzia assicurativa per queste somme incassate.
LE REAZIONI
Il consigliere radicale Riccardo Magi attacca: «I cittadini capitolini da oggi rischiano di dover saldare il risarcimento danni all`avvocato Cerroni. La classe dirigente cittadina, di centrosinistra e di centrodestra, che ha governato la Regione Lazio e Comune di Roma negli anni passati, ha tenuto in piedi questo sistema». Ora i radicali chiedono al sindaco Marino di «denunciare alla Corte dei Conti i responsabili politici che hanno prodotto questo enorme danno erariale».