RADICALI ROMA

Il Messaggero – Pd nella bufera, in estate il congresso

 

Cronaca di Roma, pag. 40, di Francesco Olivo – Il Pd prova a mettere insieme i cocci dopo la decapitazione della sua segreteria romana. Le liste sono pronte, anche quelle municipali, chiuse ieri dal reggente Eugenio Patanè. L’impostazione resta quella data da Miccoli, ma qualche piccola modifica c’è stata. Proprio sui municipi si è consumata l’ennesima spaccatura, suggellata ieri dalla rinuncia alla candidatura al consiglio comunale di Patrizia Prestipino. La goccia che ha fatto traboccare il malcontento dell’ex assessore provinciale è stata la rimozione dalla lista del Pd nel II municipio di Enrico Mormile, il più giovane concorrente (maggiorenne da pochi giorni) dirottato in testa alla lista civica di Marino. La Prestipino lavorerà attivamente nel Comitato Marino. Con tutta probabilità a luglio si terrà il congresso del Pd romano, sarà lo stesso Patanè a convocarlo.

Se riuscirà a strappare i voti ai Cinque Stelle ancora non si sa, nel frattempo Ignazio Marino ha scelto una sede grillina per presentare la sua lista civica: la città dell’Altra economia al mattatoio di Testaccio. Qui, dove Grillo domenica ha denunciato un «mezzo golpe», ieri il candidato del centrosinistra ha mostrato la sua squadra.

CONTINI DA NASSIRIYA

Il Centro Democratico di Tabacci presenta la sua lista, c’è una sorpresa: Barbara Contini, nota come governatrice di Nassiriya e senatrice Pdl.

La lista civica di Marino ha dieci capilista, «persone normali, autentiche e contemporanee, rese speciali dalle esperienze maturate nei vari campi», spiega l’aspirante sindaco. Scorrendo le biografie dei prescelti si trovano tutti i temi cari al vincitore delle primarie: volontariato, associazionismo, salute, cultura, cinema e giornalismo, sport, imprenditoria agricola e Commerciale. Il volto di questa lista è Rita Paris, direttore archeologo della Soprintendenza archeologica di Roma, da sempre impegnata a difesa dell’Appia antica «con lei vogliamo portare a termine il sogno della pedonalizzazione dei fori». Altro nome che non passa inosservato è quello di Stefano Dominella, residente della maison Gattinoni Couture e già vicepresidente della sezione tessile abbigliamento e moda di Unindustria, che ha in programma di istituire l’Officina della creatività. In lizza anche Franco La Torre, figlio di Pio, il sindacalista della Cgil ucciso nel 1982, e presidente della Consulta antimafia della Provincia di Roma e Riccardo Magi segretario (autosospeso) dei radicali romani. La giornata di Marino è proseguita all’Atac, dove era in programma il cda. In un incontro con i lavoratori il senatore dimissionario, (che ha avuto un colloquio cordiale anche con l’ad Roberto Diacetti) ha parlato di «elenco infinito di disastri negli anni della Giunta Alemanno, sono stati assunti molti amministrativi ma non nuovi autisti».

POLEMICHE CON MARCHINI

Proseguono le polemiche tra Marino e Marchini. Il chirurgo è partito all’attacco: «Marchini ha fatto parte di diverse banche importanti insomma è il legittimo rappresentante della classe dirigente che ha portato questo Paese alle sfascio. Io sono stato fino a cinque anni fa un chirurgo». Replica dell’imprenditore: «Parli meno e fissi la data del confronto. Tra l’altro non mi occupavo di costruire. Infatti, i suoi amici mi criticano per non essere stato a Roma negli ultimi anni mentre altri governavano durante la cementificazione cui si riferisce il senatore Ignazio Marino».