RADICALI ROMA

Il rapporto di Alemanno alla città: buoni propositi e continuità con il passato

La svolta “dal risanamento allo sviluppo” annunciata oggi da Alemanno con la giunta al completo è un elenco di buoni propositi. Il sindaco ha incassato l’appoggio del sottosegretario Letta accorso a puntellare la gestione contabile della capitale, tutt’altro che stabile e limpida, e a rassicurare sugli impegni del governo verso Roma, mentre l’assessore Leo ha ovviamente utilizzato le parti della relazione della Corte dei conti sulla gestione del comune negli anni 2004-2008, pubblicata nelle scorse settimane, più favorevoli alle sue argomentazioni. Nel frattempo nei giorni scorsi il neocommissario al debito subentrato al sindaco Alemanno (che non va dimenticato ha ricoperto quest’incarico negli ultimi due anni) si è accorto che il debito è maggiore di qualche miliardo rispetto ai conti fatti dal sindaco.
Se quest’amministrazione sarà in grado di segnare una svolta lo vedremo da come affronterà le criticità segnalate proprio dalla relazione della Corte dei conti, criticità gravi rigurdanti le modalità della gestione di cassa, l’inadeguatezza del “sistema dei controlli interni”, la mancanza di un sistema di “valutazione delle capacità manageriali del corpo dirigenziale”, la “governance” del sistema delle partecipate.

Per ora il sindaco che ha detto di voler cambiare “il rapporto non equilibrato e non trasparente della città con la politica” è in totale continuità con il “modello Roma”.
Come mai ad esempio non ha affrontato il tema dell’utilizzo dei contratti “derivati” da parte del Comune di Roma, contratti stipulati dal 2002 al 2007, con caratteristiche che, secondo la Corte, “dimostrano l’assenza di un’adeguata valutazione dei rischi, l’assenza di equilibrio nelle prestazioni corrispettive e il probabile pagamento di commissioni implicite”? Il sindaco, che non può non essere a conoscenza di questi contratti, cosa ne pensa? Cosa intende farne e cosa intende fare rispetto ad eventuali irregolarità nella negoziazione tra le passate amministrazioni e le banche?