RADICALI ROMA

Il Sesto Municipio chiede la fine del conflitto in Libano

Lo scorso 7 agosto 2006 il Consiglio del Municipio Roma 6 presieduto da Gianluca Santilli ha approvato all’unanimità un ordine del giorno riguardante il conflitto libano-israeliano.
Con la consapevolezza che l’apertura di un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente, teatro di altri conflitti, rischia di peggiorare la già critica situazione riguardante i diritti umani della popolazione coinvolta e allarmati dal protrarsi dell’invasione da parte delle Forze di Sicurezza Israeliane nella striscia di Gaza, i consiglieri di entrambi gli schieramenti hanno fatto appello a tutte le parti in conflitto perché cessino gli scontri armati a favore di una soluzione pacifica a tutela dei civili troppe volte vittime di “errori”, chiedendo l’impegno del Governo italiano, dell’Unione Europea, delle Nazione Unite affinché il cessate il fuoco avvenga nel rispetto del diritto internazionale, nella tutela dei diritti dei palestinesi e degli israeliani.
Convinto che anche i “piccoli” Enti e l’opinione pubblica possano contribuire positivamente allo svolgersi della  vicenda il Consiglio ha inoltre impegnato il Sindaco, il Consiglio Comunale, il Presidente e la Giunta Municipale a tutelare le popolazioni residenti ed in fuga mediante attività di soccorso svolte da associazioni non governative e da agenzie internazionali e a promuovere presso la cittadinanza romana, e municipale momenti di dibattito e di confronto sul tema della guerra e sull’area medio-orientale.
Un esempio lodevole di iniziativa dal basso, soprattutto per l’unità dimostrata dalle forze in campo durante la votazione che accompagna la ferma e coerente presa di posizione da parte del Governo italiano impegnato in prima persona nella risoluzione pacifica del conflitto come ha dimostrato la convocazione del summit “core group” sul Libano lo scorso 26 luglio a Roma, che ha visto la partecipazione di tutta la diplomazia internazionale.