RADICALI ROMA

Il Tempo – Gaffe e scivoloni nelle primarie capitoline

 

di Susanna Novelli, pag. 9 – Meno cinque giorni alle elezioni primarie che daranno finalmente il candidato sindaco di Roma per il centrosinistra e i 15 candidati alla presidenza dei Municipi per le amministrative del 26 e del 27 maggio. Giorni di scontro e confronto tra i sei contendenti che si chiuderà venerdì sera a Sky Tg24. Sarà forse l’occasione per ascoltare programmi e progetti per la Capitale, considerato che più delle primarie delle idee si è trattato di una guerra senza sconti tra le diverse anime del Pd. Una guerra che continua inesorabile in un tutti contro tutti che disorienta a tal punto che per paura di un’affluenza flop si è deciso di aprire le consultazioni delle primarie anche ai sedicenni. Una mossa questa squisitamente numerica e che rischia pericolosamente di falsare il risultato. I sedicenni infatti non voteranno a maggio, alle elezioni vere per intenderci, quindi il risultato delle primarie risulterà comunque alterato. Un dettaglio politico, non mediatico ovviamente.

Ieri intanto è stata la giornata delle gaffe. A cominciare dall’eurodeputato David Sassoli che prende l’impegno di «riaprire l’Ufficio Diritti per gli Animali», passano pochi minuti e arriva la precisazione del Dipartimento Ambiente con il responsabile dell’Ufficio che batte il colpo e ricorda che l’Ufficio è vivo e vegeto.

Poi il parlamentare Paolo Gentiloni che attacca il candidato sindaco Alfio Marchini (che ha mostrato “simpatia” per Sassoli) su un presunto conflitto di interessi. «L’amico Gentiloni sa bene come, fin dai tempi della nostra collaborazione durante la prima giunta Rutelli – ricorda Marchini – non ho mai fatto confusione tra interessi privati e pubblici doveri, come ha del resto riconosciuto anche Campos Venuti nel suo ultimo libro. Come più volte dichiarato, anche in questa occasione mi atterrò rigorosamente a quei principi di trasparenza evitando ogni possibile conflitto di interessi». Il senatore Ignazio Marino continua invece a precettare seguaci, dopo i Verdi e Rivoluzione Civile di Ingroia ieri ha incassato il sostegno di Roma in Action con il consigliere capitolino Andrea Alzetta e dell’attore Alessandro Gassman. Poi dice «Se non votassi per me voteri per Patrizia Prestipino (candidata anch’essa alle primarie ndr)». Mentre i «big» del Pd si danno battaglia a suon di comunicati, i candidati “minori” come Maria Gemma Azuni (Sel) e Mattia Di Tommaso (Psi) provano a parlare di programmi, proponendo il registro delle unioni civili. Le gaffe però non si limitano ai candidati alle primarie e lo slogan a risposta del «Daje» di Marino del candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, Marcello De Vito fa dicutere e non poco. «Annamose a ripijà Roma», recita lo “spot” dell’operazione trasparenza del M5S sul bilancio capitolino. La frase infatti è quella di Romanzo Criminale, dei componenti della banda della Magliana. E sul web diversi utenti già chiedono: «Ma te chi voresti esse? Er Negro, Crispino o Renatino?». Sull’accesso agli atti di bilancio per quanto riguarda i derivati chiesti dal candidato grillio poi, ci pensano i Radicali con il segretario romano Riccardo Magi a ricordare che già un gruppo di associazioni cittadine e nazionali lanciarono l’allarme sui derivati sospetti di Veltroni nel 2009 e presentarono una istanza uguale a quella di De Vito ricevendo il diniego alla visione dei contratti. L’accesso agli atti di De Vito o è fatto sulla base di una ingenua disinformazione o si configura come un vero e proprio bluff». E pensare che alle elezioni, quelle “vere” mancano ancora due mesi.