RADICALI ROMA

IL TEMPO – LAVORI «SOSPESI» E VERTICE IN ARRIVO. MAGGIORANZA IN CRISI

Cronaca di Roma – Assemblea capitolina «in ferie», verrebbe da dire. Ieri infatti, nonostante il giovedì sia la giornata canonica per la riunione del Consiglio comunale, i consiglieri capitolini si sono dati un giorno di «riflessione». Il vertice di maggioranza, che vedrà riuniti in Campidoglio dagli eletti agli assessori fino ai presidenti di municipio, è stato infatti fissato per domani. E da discutere ci sarà parecchio, manovra di bilancio a parte. L’appuntamento era stato fissato per sabato scorso, annullato causa maltempo, si presenta ora sotto ben altri auspici di un semplice confronto su fondi e investimenti da programmare per la finanziaria 2014. In una settimana infatti si sono aggiunte giuste giuste un paio di cosette. A partire dalla mancata firma dell’assessore al Bilancio, Daniela Morgante, alla memoria di giunta che stanzia dieci milioni di euro per fronteggiare l’emergenza. Le sue dimissioni mercoledì erano date per certe. Questione di ore, si vociferava in Campidoglio. E invece no. Anche stavolta, come accadde neanche due mesi fa per la metro C nel duello “storico” tra Morgante e Improta, l’assessore alla Mobilità, il primo cittadino ha coraggiosamente rinnovato la fiducia alla responsabile delle casse capitoline. Una fiducia a termine dice qualcuno, nell’attesa che il sottosegretario Legnini, contattato sembra anche da Renzi, sciolga la riserva. Si vedrà, come lui stesso ha dichiarato – senza smentire le voci che lo vorrebbero assessore al Bilancio di Roma Capitale – dopo l’approvazione del decreto Salva Roma. Ma se la poltrona della Morgante traballa, e il sindaco la tiene a galla, il problema è – ancora – tutto della maggioranza. Del Pd innanzitutto, il gruppo capitolino si è riunito ieri «d’urgenza» ma è una lettera aperta a sindaco e segretario del Pd Roma, Lionello Cosentino, ad acutizzare le differenze. La lettera, di una parte del Pd romano, chiede di «fare presto» sull’Anagrafe dei rifiuti e sul registro delle Unioni civili. Un punto quest’ultimo sul quale non tutto il Pd è favorevole quanto meno all’accelerazione. Unioni civili che spaccano anche la Lista Marino. Martedì in IX Municipio i consiglieri della lista civica del sindaco non hanno votato il Registro delle unioni civili, “costringendo” il capogruppo capitolino Luca Giansanti a una nota in cui comunicava la posizione, favorevole, della lista. Tra i due litiganti iniziano a godere i grillini capitolini, finora sin troppo silenti. In una lettera al sindaco, al vice Nieri, al presidente dell’Assemblea capitolina, il Movimento 5 Stelle inizia a mettere i puntini sulle “i”, dopo il digiuno proclamato dal radicale Riccardo Magi contro «la paralisi del Campidoglio».

In otto mesi «il Consiglio ha prodotto davvero poco – scrivono i grillini – da 7 sedute l’Aula Giulio Cesare assiste a una comunicazione d’emergenza, il nubifragio e i danni riportati dalla città, un atto dovuto certo, ma prima erano i rifiuti e poi il bilancio. Solo emergenze, quando è avvenuto l’irreparabile. Così il consiglio comunale si trasformerà in un talk show». Il carico da undici arriva poi dal consigliere del Nuovo centrodestra, Roberto Cantiani: «La Capitale merita altro, non certo questa compagine inefficace che fa pagare le sue beghe interne ai romani. Ma pensare di levare il disturbo e permettere a Roma di ricominciare a respirare no?».