RADICALI ROMA

Il Tempo – Marino svela il piano: tagli per 445 milioni

Quattrocento quarantacinque milioni di tagli in tre anni. Per la precisione 444.795.243 euro. Questo l`importo che l`amministrazione comunale conta di recuperare attraverso il piano triennale di rientro 2014-2016 che verrà proposto a Palazzo Chigi. Se il parere del Governo dovesse essere positivo, non ci sarà bisogno del via libera in Assemblea Capitolina. Ieri il piano è stato esposto dal sindaco Ignazio Marino e dal neo assessore capitolino al Bilancio, Silvia Scozzese, prima agli altri esponenti della Giunta e successivamente ai consiglieri di maggioranza. Seguirà il passaggio con le opposizioni e le parti  sociali fra oggi e domani, poi l`ok definitivo in Giunta prima del parere governativo. Perché il progetto di rientro vada in porto, bisognerà passare entro il 2016 dagli attuali 4,2 miliardi di euro di spesa corrente strutturale a un traguardo minimo di 3,8 miliardi di euro. Il sindaco ha spiegato che «le partecipazioni societarie saranno ridotte 15-20 unità, in alcuni casi prevedendo alienazioni e accorpamenti, per fare questo piano abbiamo utilizzato un metodo di lavoro scientifico». Il taglio principale riguarda l`acquisto di beni e servizi.  Bisbiglia -, a pagina III  Campidoglio Vertice tra il sindaco e la maggioranza. Gli interventi dovranno essere approvati dal Governo  Marino svela il piano: tagli per 445 milioni  Ecco la riduzione della spesa per i prossimi tre anni: meno fondi ad Ama, asili e illuminazione  Vincenzo Bisbiglia  Quattro centoquarantacinque milioni di tagli in tre anni. Per la precisione 444.795.243 euro. Questo l`importo che l`amministrazione comunale conta di recuperare attraverso il piano triennale di rientro 2014-2016 che verrà proposto a Palazzo Chigi. Se il parere del Governo dovesse essere positivo, non ci sarà bisogno del via libera in Assemblea Capitolina. Ieri il piano è stato esposto dal sindaco Ignazio Marino e dal neo assessore capitolino al Bilancio, Silvia Scozzese, prima agli altri esponenti della Giunta e successivamente ai consiglieri di maggioranza. Seguirà il passaggio con le opposizioni e le parti sociali fra oggi e domani, poi l`ok definitivo in Giunta prima del parere governativo. Perché il progetto di rientro vada in porto, bisognerà passare entro il 2016 dagli attuali 4,2 miliardi di euro di  spesa corrente strutturale a un traguardo minimo di 3,8 miliardi di euro. Il sindaco ha spiegato che «le partecipazioni societarie saranno ridotte 15-20 unità, in alcuni casi prevedendo alienazioni e accorpamenti, per fare questo piano abbiamo utilizzato un metodo di lavoro scientifico». Il taglio principale riguarda l`acquisto di beni e servizi. Su questa voce, infatti, la Giunta Capitolina intende recuperare 303,7 milioni di euro, passando da una spesa storica attuale di 1,6 miliardi a 1,3 miliardi di euro, per un risparmio del 19%. Sui servizi è stato effettuato un taglio trasversale, «analizzando voce p ervoce gli sprechi», ha assicurato in mattinata il primo cittadino. Qualche esempio. Sugli asili nido il «piano di ristrutturazione» prevede un taglio di 10 milioni di euro l`anno, mentre riguardo l`illuminazione pubblica, con il nuovo contratto si prevede di risparmiare da130 al 40% della  spesa totale. Sull`assistenza agli immigrati si prevede un decremento del 5%, mentre per le residenze sanitarie assistenziali si passerà dagli attuali 40 milioni a una cifra non superiore ai 21 milioni di euro. Giù del 20% anche le utenze (riscaldamento, elettricità, acqua e telefonia) attraverso la stipula di nuovi contratti. Come annunciato, non saranno risparmiate dai tagli le municipalizzate. L`Ama è quella che subisce la sforbiciata maggiore, con ben 93,3 milioni in meno sul contributo comunale, da 718 milioni a 624,7 milioni. I tagli ad Ama riguardano soprattutto liquidazioni e dismissioni delle società di secondo livello: via, ad esempio, aziende come Servizi Ambientali, Consorzio Alementama, Fondazione amici del Teatro Brancaccio, Marco Polo e Fiumicino Servizi; prevista la cessione delle quote in Acea e la dismissione totale della Roma Multiservizi. Restano attive le partecipazioni di Ep Siste- mi e Assicurazioni per Roma. Tagli anche sulle altre partecipate per complessivi 28,5 milioni di euro, dai 229,3 ai 200,8 milioni da raggiungere fra tre anni. L`unica società che non subiràtagli, invece, è Atac, che anzi incrementa da 518,5 milioni a 531,4 milioni di euro (+2,5%). Confermata la fusione per incorporazione di Ogr e Atac Patrimonio, la liquidazio ne di Trambus Open e la cessione delle quote di Bravobus. Dal punto di vista politico, la bozza è stata accolta positivamente, anche se con un po` di diffidenza, da parte della maggioranza. In particolare, il capogruppo di Sel, Gianluca Peciola, e il radicale Riccardo Magi, hanno affermato che «non una sola persona dovrà perdere il posto di lavoro in questa operazione. A cominciare dalla Roma Multiservizi».Quattrocento quarantacinque milioni di tagli in tre anni. Per la precisione 444.795.243 euro. Questo l`importo che l`amministrazione comunale conta di recuperare attraverso il piano triennale di rientro 2014-2016 che verrà proposto a Palazzo Chigi. Se il parere del Governo dovesse essere positivo, non ci sarà bisogno del via libera in Assemblea Capitolina. Ieri il piano è stato esposto dal sindaco Ignazio Marino e dal neo assessore capitolino al Bilancio, Silvia Scozzese, prima agli altri esponenti della Giunta e successivamente ai consiglieri di maggioranza. Seguirà il passaggio con le opposizioni e le parti  sociali fra oggi e domani, poi l`ok definitivo in Giunta prima del parere governativo. Perché il progetto di rientro vada in porto, bisognerà passare entro il 2016 dagli attuali 4,2 miliardi di euro di spesa corrente strutturale a un traguardo minimo di 3,8 miliardi di euro. Il sindaco ha spiegato che «le partecipazioni societarie saranno ridotte 15-20 unità, in alcuni casi prevedendo alienazioni e accorpamenti, per fare questo piano abbiamo utilizzato un metodo di lavoro scientifico». Il taglio principale riguarda l`acquisto di beni e servizi.  Bisbiglia -, a pagina III  Campidoglio Vertice tra il sindaco e la maggioranza. Gli interventi dovranno essere approvati dal Governo  Marino svela il piano: tagli per 445 milioni  Ecco la riduzione della spesa per i prossimi tre anni: meno fondi ad Ama, asili e illuminazione  Vincenzo Bisbiglia  Quattro centoquarantacinque milioni di tagli in tre anni. Per la precisione 444.795.243 euro. Questo l`importo che l`amministrazione comunale conta di recuperare attraverso il piano triennale di rientro 2014-2016 che verrà proposto a Palazzo Chigi. Se il parere del Governo dovesse essere positivo, non ci sarà bisogno del via libera in Assemblea Capitolina. Ieri il piano è stato esposto dal sindaco Ignazio Marino e dal neo assessore capitolino al Bilancio, Silvia Scozzese, prima agli altri esponenti della Giunta e successivamente ai consiglieri di maggioranza. Seguirà il passaggio con le opposizioni e le parti sociali fra oggi e domani, poi l`ok definitivo in Giunta prima del parere governativo. Perché il progetto di rientro vada in porto, bisognerà passare entro il 2016 dagli attuali 4,2 miliardi di euro di  spesa corrente strutturale a un traguardo minimo di 3,8 miliardi di euro. Il sindaco ha spiegato che «le partecipazioni societarie saranno ridotte 15-20 unità, in alcuni casi prevedendo alienazioni e accorpamenti, per fare questo piano abbiamo utilizzato un metodo di lavoro scientifico». Il taglio principale riguarda l`acquisto di beni e servizi. Su questa voce, infatti, la Giunta Capitolina intende recuperare 303,7 milioni di euro, passando da una spesa storica attuale di 1,6 miliardi a 1,3 miliardi di euro, per un risparmio del 19%. Sui servizi è stato effettuato un taglio trasversale, «analizzando voce p ervoce gli sprechi», ha assicurato in mattinata il primo cittadino. Qualche esempio. Sugli asili nido il «piano di ristrutturazione» prevede un taglio di 10 milioni di euro l`anno, mentre riguardo l`illuminazione pubblica, con il nuovo contratto si prevede di risparmiare da130 al 40% della  spesa tot
ale. Sull`assistenza agli immigrati si prevede un decremento del 5%, mentre per le residenze sanitarie assistenziali si passerà dagli attuali 40 milioni a una cifra non superiore ai 21 milioni di euro. Giù del 20% anche le utenze (riscaldamento, elettricità, acqua e telefonia) attraverso la stipula di nuovi contratti. Come annunciato, non saranno risparmiate dai tagli le municipalizzate. L`Ama è quella che subisce la sforbiciata maggiore, con ben 93,3 milioni in meno sul contributo comunale, da 718 milioni a 624,7 milioni. I tagli ad Ama riguardano soprattutto liquidazioni e dismissioni delle società di secondo livello: via, ad esempio, aziende come Servizi Ambientali, Consorzio Alementama, Fondazione amici del Teatro Brancaccio, Marco Polo e Fiumicino Servizi; prevista la cessione delle quote in Acea e la dismissione totale della Roma Multiservizi. Restano attive le partecipazioni di Ep Siste- mi e Assicurazioni per Roma. Tagli anche sulle altre partecipate per complessivi 28,5 milioni di euro, dai 229,3 ai 200,8 milioni da raggiungere fra tre anni. L`unica società che non subiràtagli, invece, è Atac, che anzi incrementa da 518,5 milioni a 531,4 milioni di euro (+2,5%). Confermata la fusione per incorporazione di Ogr e Atac Patrimonio, la liquidazio ne di Trambus Open e la cessione delle quote di Bravobus. Dal punto di vista politico, la bozza è stata accolta positivamente, anche se con un po` di diffidenza, da parte della maggioranza. In particolare, il capogruppo di Sel, Gianluca Peciola, e il radicale Riccardo Magi, hanno affermato che «non una sola persona dovrà perdere il posto di lavoro in questa operazione. A cominciare dalla Roma Multiservizi».