RADICALI ROMA

Il Vaticano: terrorista chi propaganda l'aborto

  Oltre all’«abominevole terrorismo dei kamika­ze» che assomiglia a un «perverso film sul male» girato ogni giorno in qualche regione diversa del mondo «con sceneggiature sempre nuove e crudeli», esiste anche «un cosiddetto terrorismo dal volto umano che viene subdola­mente propagandato dai mezzi di comunicazione socia­le». In tale categoria rientrano l’aborto, l’eutanasia, ma an­che la pillola abortiva Ru 486 e i laboratori dove si manipo­lano gli embrioni, e quei Parlamenti che approvano leggi contrarie all’essere umano. Tutto ciò può essere paragonato alle sette sataniche che praticano «un vero e proprio culto sacrilego del male».

 

 

 

Questo durissimo j’accuse è stato lanciato da monsignor Angelo Amato, numero due della Congregazione per la dottrina della fede. Teologo autorevole, Amato è stato braccio destro dell’allora cardinale Ratzinger nell’ex Sant1 Uffizio, a partire dal 2003.

 

 

 

Il «terrorismo dal volto umano», ha aggiunto Amato, «viene subdolamente propa­gandato dai mezzi di comuni­cazione, manipolando ad ar­te il linguaggio con espressio­ni che nascondono la tragica realtà dei fatti». Sempre ieri Benedetto XVI, in una lette­ra scritta ai vescovi del Messico, è intervenuto contro la depenalizzazione dell’aborto nel paese latinomericano.

 

 

 

«Chiarezza» ha chiesto anche il Sir, agenzia dei vescovi italiani, all’indomani dei congressi dei Ds e della Marghe­rita, mettendo in guardia da «una vecchia concezione lai­cista di ispirazione ottocentesca». Essa, secondo il Sir, «non rappresenta più un utile cleavage su cui costruire una proposta politica, pure affermando la centralità della famiglia». Quanto al Family Day, i promotori, dovrebbero incontrare il leader della Margherita, Rutelli, giovedì prossimo.

 

 

 

Sul versante opposto il ministro Emma Bonino, a Radio Radi­cale, ha commentato criticamente l’esito dei due congres­si: «Noi abbiamo indetto per il 12 maggio il giorno dell’or­goglio laico, la Margherita sostiene il Family day e i Ds si dicono equidistanti rispetto ai due appuntamenti.Credo che questo esempio spieghi bene il mio scetticismo rispet­to ad un modo di vivere la politica».