RADICALI ROMA

IMPEDITO CONVEGNO RADICALI-SDI: RASSEGNA STAMPA

L’UNITA’, ROMA, pag. 2, 28-10-05

Pomeriggio di tensione alla Sapienza
Gruppi di studenti contestano il convegno di Sdi-Radicali che viene annullato

• Momenti di tensione ieri pomeriggio a La Sapienza per qualche scontro e lancio di fumogeni, volati dopo che gli studenti avevano vietato l’ingresso nella facoltà a politici dello Sdi e radicali che oggi avrebbero dovuto partecipare ad un convegno «Libera chiesa in libero stato». In realtà non avevano fatto i conti con gli studenti in occupazione da ormai quasi un paio di settimane. E così il leader radicale Daniele Capezzone, il segretario regionale dello Sdi Pino Marango e i rappresentanti romani dei due schieramenti Diego Sabbatelli e Atlantide Di Tommaso, si sono visti sbattere in faccia le porte del dipartimento scienze della terra e della facoltà di statistica. Gli studenti non hanno consentito di svolgere l’iniziativa. «Per non legittimare due forze politiche che tengono per la guerra e partecipano alla destrutturazione del diritto del lavoro»,si sono giustificati i ragazzi. Che le cose non sarebbero andate per il verso giusto, i rappresentanti dei due partiti lo hanno capito appena dopo aver messo piede nell’aula 1 Geologia del dipartimento Scienze della terra dove si sarebbe dovuto tenere l’incontro. Erano le 16.30. Ad aspettarli c’era un nutrito gruppo di studenti che occupano lo stabile con un messaggio chiaro: «Qui il vostro convegno non si tiene». Vani i tentativi di parlamentare fatti da Di Tommaso e Sabbatelli. All’arrivo di Capezzone e Marango, dopo un quarto d’ora, gli studenti hanno ribadito il concetto. Tanto che alla fine, pur lamentando incredulità per l’accaduto, i promotori del convegno hanno deciso di spostarsi. C’è voluto un altro quarto d’ora perché l’università mettesse a disposizione una nuova aula, così come chiedevano gli organizzatori. Spazio individuato: aula G della facoltà di Statistica. Ma anche questa facoltà è occupata. Stavolta i tentativi di mediazione hanno preso una piega pessima: sono volati insulti, c’è stato qualche scontro, dall’atrio della facoltà sono volati un paio di fumogeni verso l’esterno. Convegno annullato, quindi, e rinviato a data e luogo da destinarsi.

 
 
 

REPUBBLICA, Roma, pag.2, 28-10-2005.

Alla Sapienza. Il dissenso a colpi di insulti, fischi, cartelloni e un fumogeno. Era previsto l’incontro sul tema “Libera Chiesa in libero Stato”

 

Università, impedito il convegno
scontro tra studenti e radicali- Sdi

di MARCO OCCHIPINTI

FISCHI, insulti e qualche fumogeno ieri pomeriggio alla Sapienza occupata. Contro la Moratti o contro la polizia? Macché, contro i radicali e i socialisti dello Sdi. Dopo il cardinal Ruini all’università di Siena, ieri nell’ateneo romano e toccato ai radicali incappare nel vivace dissenso degli studenti. Ma questi ultimi, che avevano organizzato l’incontro dal titolo “Libera chiesa in libero Stato”, non sono riusciti neanche a parlare. All’ingresso della facoltà di
Geologia, dov’era previsto già da tempo il convegno, il segretario Capezzone e il vicepresidente dello Sdi, on. Roberto Villetti, con una cinquantina di militanti, hanno trovato un cordone di giovani a impedire l’accesso e dei cartelloni: Capezzò, tanto nun te votamo manco stavorta! Poi regalà tutto er fumo che te pare!”, e “Gli amici di Confindustria sono i nostri nemici”.Capito che li non era aria il gruppo si e diretto alla facoltà di Statistica, dove la direzione della Sapienza aveva all’impronta concesso un’altra aula. Ma anche qui niente da fare, con gli studenti di Scienze Politiche dell’edificio adiacente  a sbarrarre nuovamente il passo,
con l’aggiunta del lancio di un fumogeno  rispedito al mittente, sembra, da
qualcuno della segreteria romana dello Sdi. Capezzone, di solito propenso a conquistare la ribalta mediatica, questa volta preferisce minimizzare: “Siamo venuti nel momento sbagliato, non vale la pena di farne un caso e di alimentare polemiche inutili.  Meno concilianti i militanti dello Sdi: “Abbiamo trovato la stessa intolleranza di altri tempi”.Dall’altra parte gli studenti, più divertiti che tesi per l’accaduto precisano: ”Siamo anche noi anticlericali, ma i radicali sono troppo lontani dalle posizioni del movimento studentesco sui temi della guerra, del diritto del lavoro e della questione palestinese. Dovrebbero apprezzare il fatto che almeno non ignoriamo la loro politica”..

 
 

LA STAMPA, pag.8, 28-10-2005

ALLA SAPIENZA LUNIVERSITA È OCCUPATA, MOMENTI DI TENSIONE FRA STRISCIONI E LACRIMOGENI

Roma, gli studenti «vietano» un convegno radicali-Sdi
 
La Sapienza e occupata e non si possono svolgere convegni. E socialisti e radicali, favorevoli a
mantenere le truppe in Iraq, non sono graditi. Sarà anche stato un «gruppetto» di studenti particolarmente esagitato, come raccontano il deputato dello Sdi e Roberto Villetti e il segretario radicale Daniele Capezzone, ma è un fatto che, a poche giorni dalle contestazioni bolognesi a Sergio Cofferati, ieri Roma si è verificato qualcosa di analogo. E gli studenti che occupavano alcune facoltà per protestare contro la riforma Moratti hanno fisicamente» impedito che si tenesse l’annunciato convegno «Libera Chiesa libero Stato». Cordoni umani, striscioni e perfino un fumogeno che avrebbe ferito un militante dello Sdi. momenti di tensione. Poi i convegnisti, per quanto più numerosi degli occupanti, hanno preferito rinunciare, per evitare il peggio. Un fatto comunque grave, sul quale la destra non mancherà di alzare un polverone. Anche perché è un fatto che, sia pure poco numerosi, una minoranza irrisoria, come si è visto dalle recenti primarie, i gruppi di contestatori radical sono la spina nel fianco dell’unione, sui temi caldi che riguardano il sociale e soprattutto la pohtica estera.L’episodio e successo ieri pomeriggio nel primo ateneo romano, dove da tempo era annunciato il convegno che, nell’idea che se ne erano fatta gli organizzatori, avrebbe dovuto suscitare l’interesse degli studenti. Invece coincidenza ha voluto che l’università fosse in agitazione per via delle riforma e alcune facoltà ccupate da un certo numero non enorme, a quanto raccontano) di studenti. Così quando i partecipanti sono arrivati, come previsto, a Geologia – pare che fossero 3 400, contro un centinaio di occupanti – si sono trovati davanti a striscioni che contestavano l’appoggio alla guerra in Iraq da loro aborrita da parte di Sdi e radicali. Gruppi di studenti hanno impedito l’accesso all’Aula Magna, dove avrebbe dovuto tenersi il convegno. In quel momento, Villetti, in arrivo da Londra, non è ancora iunto. apezzone parla con gli studenti, invano. Intanto gli organizzatori ottengono dall’ateneo di potersi
spostare a Scienze Statistiche.Ma non hanno miglior fortuna, perché un cordone umano blocca i convegnisti, e si sfiora la colluttazione quando i manifestanti lanciano un fumogeno. A quel punto c’era anche Villetti. Che racconta: «Con Capezzone abbiamo fatto alcune considerazioni e abbiamo deciso che era meglio sospendere. Per non dare pretesto a gruppetti limitati di coinvolgere gli altri studenti, montando un caso. Abbiamo criticato i parlamentari di An per aver fatto i gestacci verso gli studenti che manifestavano a Montecitorio. non volevamo creare contrapposizioni. Anche se i nostri erano in tanti, più di loro. Non sono certo scappati per paura» .Ma chi erano i contestatori? Capezzone tende e a sminuire l’accaduto. “Ho parlato a lungo con loro. Ho fatto presente che il convegno era sulla laicità dello Stato, sulla quale si sarebbero trovati d’accordo. E ho proposto che discutessimo anche di Iraq e della riforma Niente da fare. Volevano impedire che avvenissero convegni nel loro territorio, essendo la facoltà occupata». Ripetiamo la domanda a Villetti: erano un gruppetto di provocatori? Il parlamentare dello Sdi usa  p
erifrasi un po’ involute. «Noi socialisti non abbiamo mai usato questo termine. Diciamo che erano  individui che mostravano l’intenzione di compiere atti violenti. E che vanno isolati, non prestando loro il fianco». Capezzone resta dell’idea che si sia trattato di un «autogol»: «Trovo clamoroso e assurdo che sì faccia di tutta l’erba un fascio, considerando “qualsiasi” convegno alla stessa stregua. A un certo punto polemizzare sarebbe stato fuori luogo. Ma sicuramente è stata ¶un’occasione persa. anche, o forse soprattutto, per loro

 
 
LIBERO pag. 7, 28-10-2005
 
ROMA Una vera e propria lezione di censura, quella che gli studenti occupanti dell’università ” La Sapienza” di Roma hanno tenuto nel pomeriggio di ieri davanti la facoltà di Geologia. A farne le spese Radicali e socialisti dello Sdi, ai quali è stato impedito di tenere il convegno dal titolo ” Libera Chiesa in libero Stato”. Arrivati all’entrata, i partecipanti, tra cui Daniele Capezzone, Atlantide Di Tommaso, Pino Marango e Diego Sabatelli, sono stati bloccati dagli occupanti e obbligati – con le cattive – a far marcia indietro.   continua…