Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani, e Presidente della Commissione attività produttive della Camera dei deputatiDi tutta evidenza, proprio mentre il Parlamento si avvia a votare una limitata, limitatissima norma di civiltà (che rende possibile avviare il percorso delle riforme nel campo della giustizia, e -forse- pone le basi perché l’Italia non sia perennemente primatista di condanne dinanzi alle corti internazionali per la durata dei processi e lo stato indecente delle nostre carceri), torna -invece- a soffiare minaccioso il vento del giustizialismo.
Pezzi della maggioranza di sinistra, lo schieramento di quotidiani influenti, opinioni e opinionisti a gettone: tutto dice che i prossimi giorni saranno segnati da una campagna aggressiva e in qualche caso addirittura intimidatoria contro l’approvazione dell’indulto.
Credo che per la sinistra questa tentazione giustizialista sia un pericolo immenso, forse paragonabile solo -per gravità- alla linea antioccidentale che alcuni vorrebbero imporre sul piano della politica estera.
Per troppi anni si è civettato con l’estremismo giudiziario. Una nuova sinistra, liberale, aperta, occidentale nascerà solo se e quando ci sarà la forza di recidere il legame con il “partito dei Pm” e con la lobby mediatica delle manette.