RADICALI ROMA

Iniziativa all'Europarlamento per la libertà di ricerca scentifica

Luca Coscioni, presidente dei Radicali Italiani, durante un seminario di due giorni che anticipa il primo congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica che si terrà a Roma, tra 16 e 18 febbraio 2006, ha portato in Parlamento europeo un messaggio ”sui temi della vita e della morte” per respingere ”l’offensiva dei fondamentalismi confessionali”. Il proibizionismo è una ”vera e propria piaga illiberale, moralistica, dogmatica, fondamentalista”, ha detto Coscioni che soffre da nove anni di sclerosi laterale amiotrofica, il cui messaggio è stato letto in Aula da Marco Cappato. Perché ”pregiudizi ideoligici e religiosi, veicolati dal Vaticano”, secondo lo stesso Cappato, impediscono di dare all’opinione pubblica il massimo di informazione possibile basata su dati scientifici. I Radicali chiedono a breve termine ”di rilanciare l’appello alle Nazioni Unite contro la proibizione della ricerca sulle cellule staminali embrionali, firmata da 78 premi Nobel, e nel lungo termine di monitorare adeguatamente la liberta’ di fare ricerca scientifica in tutto il mondo, incoraggiando il dibattito a tutti i livelli. L’occasione e’ servita anche a lanciare l’appello, contenuto in una lettera per il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, con cui si chiede l’utilizzo di fondi europei da destinare alla ricerca sulle cellule embrionali e la clonazione terapeutica. ”L’Unione europea non puo’ permettersi di autoescludersi da una parte di questa ricerca fondamentale, che conduce a progressi terapeutici promettenti”, si legge nel testo. Se e’ vero che i problemi etici ”sollevati dalla ricerca sulle cellule embrionali sono giudicati in modo diverso dai differenti gruppi politici dell’Europarlamento – scrivono i deputati a Barroso – e che 8 paesi su 25 hanno adottato legislazioni molto restrittive in materia, e’ anche vero che la ricerca in questi campi continua a progredire in alcuni paesi dell’Ue”. Prestigiosi gli interventi che sono succeduti nella due giorni di lavoro. Numerosi gli esponenti della comunità scientifica italiana ed internazionale, tra cui: Demetrio Neri (Comitato Nazionale di Bioetica), Antonino Forabosco (Professore di Genetica dell’Università di Modena), Vittorio Sgaramella (professore di Biologia Molecolare dell’Università di Calabria), Paolo Carinci (Professore di Medicina, Università di Bologna), Roberto Defez (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia), Valentina Sellaroli (Attività Internazionali, Centro di Ricerca – Università di Pavia), Bernat Soria (Direttore dell’Istituto di Bioingegneria, Alicante, Spagna), Darwin Prockop (Direttore del Tulane’s Gene Therapy Center, New Orleans, USA), Krishna Garg (Dipartimento di Fisica, Università del Rajasthan, India), Vlad Brumfeld (Senior Associate Scientist del Weizmann Institute of Science, Israele), Jo Vanhemelrijck (Segretario Generale di EuropaBio, associazione europea delle bioindustrie), Aaron Fait (biologo e scrittore, Israele) e Mylène Botbol-Baum (EBIM – Bio-Medical Ethics Unit, Belgio); rappresentanti della Commissione Europea, tra cui Jean Michel Baer (Direttore dell’Unità Scienza e Società, DG Ricerca), Véronique De Graef (Policy Officer dell’Unità Scientific Advice and Governance, DG Ricerca), oltre a Philippe Busquin (parlamentare europeo, già Commissario Europeo per la Ricerca); insieme a personalità politiche internazionali quali Michal Kleiber (Ministro per la Scienza del governo uscente polacco), Maria Jésus Montero (consigliera per la Sanità della Giunta di Andalusia), Ana Pedrosa (dell’ufficio del Ministro per la Sanità del Portogallo ) e rappresentanti delle accademie scientifiche di Lituania, Turchia e Gran Bretagna.

Simone Sapienza

Il sito dell’Associazione Luca Coscioni
Conferenza europea per la libertà di ricerca scientifica. Prima giornata
Conferenza europea per la libertà di ricerca scientifica. Seconda giornata – Mattina
Convegno Dicembre 2004: Laicità e religioni nell’Unione Europea