RADICALI ROMA

ACCESSO AGLI ATTI SU REDDITI, SITUAZIONE PATRIMONIALE DI CONSIGLIERI COMUNALI. PARTE INIZIATIVA NONVIOLENTA DI RADICALIROMA

Da oggi iniziativa nonviolenta di dialogo nei confronti del Comune di Roma, perché Roma, la capitale, rispetti la legge e il proprio statuto, perché sia riconosciuto ai cittadini il diritto di conoscere chi amministra la città, perché la trasparenza sia una conquista di metodo democratico e non demagogia.

Il 15 aprile scorso il segretario di Radicali Roma ha chiesto all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Roma di prendere visione dei dati relativi alla situazione patrimoniale, alla dichiarazione dei redditi e alle spese elettorali dei Consiglieri Comunali, e delle cariche direttive di società partecipate o finanziate dall’ente comunale.

La richiesta e’ stata avanzata ai sensi della legge n 441/82 sulla pubblicità dei dati relativi a cariche e elettive e direttive, nonché in base allo statuto del Comune di Roma che prescrive che quei dati siano “liberamente consultabili da chiunque”(art. 17, comma 6) e al regolamento del Consiglio Comunale (art. 14).Essendoci stato negato l’accesso a vista poiche’ gli uffici hanno dichiarato di non essere in grado di fornire la documentazione richiesta, in data 23 aprile e’ stata depositata, presso l’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale, formale richiesta di accesso agli atti ai sensi della legge n 241/1990. La risposta del Presidente del Consiglio Comunale On. Pomarici datata 24 maggio, evocando una “tempestiva comunicazione del giorno e delle modalità per il ritiro della documentazione richiesta” rinvia a un futuro indeterminato il riconoscimento di un diritto dei cittadini, di fatto negato, e non considera minimamente l’urgenza  del rientro nella legalità delle norme nazionali e statutarie da parte dell’istituzione da lui presieduta. Nella breve risposta del Presidente, peraltro, mentre si cita la delibera 113 del Dicembre 2009, che istituisce l’anagrafe pubblica degli amministratori prevedendo che i dati in questione siano pubblicati sul sito istituzionale del comune, non ci si pronuncia sul bollettino cartaceo su cui da ben 28 anni i dati patrimoniali di consiglieri e di dirigenti delle società o enti partecipati o finanziati dal Comune dovrebbero essere pubblicati per consentirne l’accesso ai cittadini.

Di fronte a questo quadro allarmante di illegalità, come dirigenti e militanti Radicali, sentiamo il dovere di intraprendere un’inizativa nonviolenta di digiuno affiancata da altre forme di lotta nonviolenta, per aiutare le istituzioni a garantire il diritto dei cittadini prescritto dalla legge e a mettersi sulla strada della realizzazione di una trasparenza non demagogica né scandalistica, che agisca contro il degrado delle stesse istituzioni e contro la sfiducia dei cittadini.