RADICALI ROMA

INTERROGAZIONE su funzionamento impianti di trattamento meccanico biologico ubicati a Roma


Premesso che

–       In diversi quartieri di Roma, durante le ultime festività natalizie e di fine anno,  si sono accumulate ingenti quantità di rifiuti non raccolti, causando finanche una squallida rappresentazione in cui alcuni maiali rovistavano alla base dei cassonetti stracolmi di pattume.

–       Dal bilancio di esercizio 2012 dell’ Ama, approvato dalla Giunta capitolina l’otto maggio 2013 (deliberazione 202) si apprende che i dipendenti dell’azienda  municipalizzata di Roma, sono 7.966 di cui: 6918 operai, 967 impiegati, 55 quadri ed infine 26 dirigenti, ovvero circa 100 unità in più rispetto al 2011. Per un costo del personale di circa 327 milioni di euro all’anno (+ 9 milioni nel 2012).

Considerando che

–        Il 2 gennaio 2014 l’Ama dichiarava: “Il ritardo di alcuni giri di raccolta dei rifiuti indifferenziati è dovuto al fatto che la filiera impiantistica, compresi gli stabilimenti di smaltimento finale del Nord Italia, non lavora nei giorni festivi. Pertanto, i rifiuti solidi urbani sono stati temporaneamente portati in aree aziendali di trasferenza che in questi giorni hanno raggiunto la capacità massima di capienza, causando ritardi di alcuni giri di raccolta con conseguente accumulo di rifiuti in alcune zone”.

–       Il 4 gennaio 2014 il quotidiano “Il Tempo” pubblicava un articolo dal titolo: “Ecco la vergogna di Roma. Impianti di Ama in tilt” in cui si potevano vedere delle foto che dimostravano l’accumulo di rifiuti indifferenziati nel  centro di Via Salaria.

–        Nel Piano Finanziario tariffa rifiuti 2013, presentato dall’Ama ed approvato da Roma Capitale con delibera n.87 il 2 dicembre 2013, si legge che gli impianti di trattamento meccanico biologico di proprietà pubblica (Via Salaria e Rocca Cencia) e di proprietà privata (Malagrotta 1 e Malagrotta 2) hanno trattato in totale 420.000 + 420.000 tonnellate in un anno.

–       I 4 impianti di trattamento meccanico biologico ubicati a Roma possono lavorare al massimo 3.000 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziato, si evince attraverso una semplice divisione (840.000 t/3.000 t) che i macchinari in questione abbiamo operato in realtà, solo 280 giorni su 365.

Visto che

–       Qualora gli impianti menzionati lavorassero tutti i giorni dell’anno potrebbero trattare all’ incirca 1.095.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato ed in tal modo non solo si eviterebbe di trasportare l’immondizia presso i centri di Viterbo ed Albano ma si scongiurerebbe altresì l’accumulo dei rifiuti nei centri di trasferenza sottraendoli alla strada.

–       A partire dal 29 aprile del 2013 i rifiuti indifferenziati vengono lavorati anche dal nuovo impianto di tritovagliatura ubicato a Rocca Cencia con una capacità di trattamento pari a circa 800 tonnellate al giorno.

Tutto ciò premesso e considerato

Interroga l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, per sapere:

–       I motivi tecnici e non solo per cui i 4 impianti di trattamento meccanico biologico di Roma non lavorano 365 giorni all’anno.

–       Se le ordinanze commissariali – che prevedono il trattamento dei rifiuti nei siti di Viterbo ed Albano – possano essere evitate dal funzionamento dei 4 tmb di Roma per 365 giorni all’anno.